di Studenti Contro il Green Pass – Bologna
Da studenti dell’università di Bologna vogliamo ringraziare il professor Imbriano per l’onestà, il rispetto e il senso di responsabilità che ha dimostrato con le sue parole, parole che ha deciso di condividere con la classe in apertura del suo corso di Storia della filosofia contemporanea e che hanno finalmente rotto un silenzio vergognoso e un’indifferenza inaccettabile.
L’Ateneo può dissociarsi quanto vuole, ma non potrà fingere in eterno, non potrà continuare a nascondersi o a voltarsi dall’altra parte.
I problemi prima o poi vanno affrontati, soprattutto se le vittime sono gli studenti che pagano le tasse e che non possono nemmeno più usufruire dei mezzi pubblici per recarsi all’università.
La verità Imbriano l’ha detta: siamo tutti vittime di un governo che ci divide e che ci discrimina creando “violente lacerazioni in seno al corpo sociale e studentesco”.
Negare che ciò avvenga o dissociarsi da queste parole è sintomo di totale noncuranza e di totale irresponsabilità.
Esprimiamo tutto il nostro appoggio al professore, perché riteniamo giusto rendere gli studenti partecipi e consapevoli di ciò che sta succedendo, dei fatti e dei problemi che li riguardano in quanto membri appartenenti a una comunità.
Insegnare significa anche responsabilizzarsi e responsabilizzare, dopodiché ognuno è libero di scegliere e agire secondo la propria coscienza.
Accertino pure gli organi preposti se il professore abbia rispettato o meno il codice etico dell’Ateneo: la verità è che lo ha onorato. Segnalare i problemi esistenti denota grande riguardo nei confronti della comunità, delle istituzioni e del proprio ruolo formativo.
Noi siamo fieri di un professore che ha dimostrato di avere a cuore l’etica dell’insegnamento, i problemi degli studenti e il destino della nostra università in un periodo buio come questo.
Foto: Idee&Azione
13 febbraio 2022