Idee&Azione

I media mainstream impazzirebbero se la protesta da un milione di persone in Francia avvenisse in Russia

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di Andrew Korybko

Il Ministero degli Interni francese ha riconosciuto che giovedì oltre un milione di persone ha partecipato alle proteste in tutto il Paese contro l’innalzamento unilaterale dell’età pensionabile da parte di Macron. I servizi di sicurezza hanno represso duramente alcuni dei manifestanti, ma i media mainstream (MSM) hanno per lo più evitato di informare il loro pubblico. Nessuno dovrebbe dubitare che si sarebbero scatenati se la protesta del milione di persone della Francia fosse avvenuta in Russia, soprattutto se ci fosse stata anche una repressione.

Loro, i loro alleati di governo e i loro procuratori sul campo hanno cercato incessantemente, nell’ultimo anno, di provocare proprio questo allo scopo di delegittimare il governo russo e distrarre i servizi di sicurezza con una crisi interna artificialmente costruita. Questi sforzi sono stati inutili a causa del feroce patriottismo della popolazione bersaglio, che la inocula in larga misura dalla perniciosa influenza di attori stranieri.

Un milione di persone è una massa critica più che in grado di produrre un cambiamento politico significativo anche di fronte a una repressione dura come quella che Macron ha ordinato di attuare contro i suoi stessi cittadini. Sebbene sia prematuro prevedere se questo movimento riuscirà a fargli revocare l’innalzamento unilaterale dell’età pensionabile, il fatto stesso che così tante persone si siano riunite per protestare la dice lunga sull’impopolarità di questa mossa.

Questo sviluppo inaspettato suggerisce naturalmente alcune osservazioni sullo stato della democrazia in Occidente, soprattutto se si considera quanto i media stiano disperatamente minimizzando queste proteste e la repressione di Macron contro di esse. Per cominciare, il leader francese ha fatto ricorso a una misura costituzionale per imporre la sua volontà politica senza sottoporla al voto dell’Assemblea nazionale. Sebbene sia legale, è comunque scandaloso e dimostra che sapeva di andare contro la volontà del popolo.

Questo conferma a sua volta che la democrazia occidentale non rappresenta perfettamente la popolazione, a differenza di quanto sostengono i suoi più accaniti sostenitori che vogliono esportarla all’estero. In realtà, questo sistema ha i suoi difetti come qualsiasi altro, ma la differenza cruciale è che il MSM raramente si impegna in una necessaria autocritica su questa forma di governo per evitare di screditarla agli occhi della maggioranza globale che risiede in Paesi non occidentali e pratica una forma nazionale di democrazia.

Questi due pesi e due misure sono emblematici dell'”ordine basato sulle regole” dell’Occidente, che in realtà si basa sull’applicazione arbitraria delle stesse per favorire gli interessi americani, a volte anche a costo della propria reputazione, come dimostra l’approccio ipocrita alla “Corte penale internazionale”. L’uso della forza di Stato è sostenuto dall’Occidente se è destinato a mantenere il governo di un leader amico come Macron, mentre è condannato nel caso di leader non occidentali non amici come l’Iran o la Russia che fanno lo stesso.

Non è importante se in entrambi gli esempi si possa sostenere che la repressione era necessaria per mantenere la legge e l’ordine per la sicurezza della popolazione, poiché il punto è che l’Occidente non applica gli stessi standard a queste situazioni per ragioni puramente politiche. Nessun importante politico o influente professionista dei media chiederà sanzioni contro Macron, il governo francese e/o il Paese nel suo complesso come farebbero contro l’Iran o la Russia in un simile scenario. 

Non c’è nemmeno alcuna possibilità che concedano asilo politico ai francesi che fuggono dal loro Paese dopo le ultime violenze, né alcun Paese occidentale ospiterà figure o gruppi che agitano per un violento cambio di regime contro Macron. L’Occidente potrebbe sentirsi a disagio di fronte all’immagine di oltre un milione di persone che protestano contro di lui e alla conseguente repressione che ne è derivata, poiché richiama l’attenzione sui punti sollevati finora nel suo articolo, ma tratterà comunque la Francia in modo diverso da come farebbe con l’Iran o la Russia.

La conclusione è che i principi tradizionalmente associati alla democrazia occidentale non sono così sacrosanti come sostengono i media e i funzionari statali di questo blocco di fatto della Nuova Guerra Fredda. Il suo sistema di governo non è di per sé migliore o peggiore di quello delle sue controparti non occidentali, ma la differenza cruciale è che gli MSM non si impegnano spesso nell’autocritica di questo sistema come fanno con gli altri. Questi due pesi e due misure sono una caratteristica della democrazia occidentale e non un difetto, come un numero crescente di persone sta capendo.

Pubblicato in partnership su One World – Korybko Substack 

Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini

Foto: One World

26 marzo 2023

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