di Fabrizio Manco
Questo breve articolo non è uno studio come tutti gli altri miei precedenti: è semplicemente una piccola riflessione che ho voluto scrivere per la prematura scomparsa di Marco Alonzo, da tutti noi conosciuto con il nome di Marco cosmo.
Dopo avere letto le bellissime parole dedicate a Marco cosmo di Lorenzo Pacini e di Massimo Selis, i responsabili di questa rivista, mi sono sentito in obbligo di scrivere anche io un piccolo omaggio alla sua figura (anche se la parola obbligo, in questo preciso momento storico, non mi piace molto).
Ho conosciuto il canale di Marco cosmo, mentre ero intento su YouTube, a fare alcune ricerche sui filosofi della Tradizione. Ho scoperto per caso il Decimo Toro; un canale ricchissimo di video nei quali Marco leggeva, commentava e studiava molti autori: dalla psicologia alla storia, dall’arte alla politica, dall’attualità alla letteratura. Dico la verità: io non navigo molto su YouTube, e non mi piacciono molto gli Youtuber, ma quando vengono pubblicati video di alta cultura, allora è tutta un’altra storia. E il canale di Marco ha fatto proprio al caso mio.
Successivamente Marco cosmo apri un altro canale, Il Decimo Toro Due, e anche un terzo, il Decimo Toro interviste, dove ospitò numerose personalità del mondo della cultura. Purtroppo, come lui diceva spesso, i contenuti dei suoi video, urtavano la sensibilità del Politicamente corretto, e molto spesso, venivano cancellati alcuni video e le iscrizioni ai Canali. Uno dei motivi per il quale Marco aprì gli altri due Canali, è stato proprio questo.
Quando improvvisamente non ho più visto nuovi video del signor Marco, ho pensato subito che la mannaia di YouTube, avesse bloccato il caricamento dei video: ma qualche giorno fa, lessi l’articolo di Lorenzo Pacini e ho capito tutto: Marco non è più con noi.
È inutile fare tanta retorica; siamo mortali, tutto in natura nasce, si sviluppa, si trasforma e lentamente declina; la specie umana non è da meno. E la festività dei morti che è appena trascorsa, lo ricorda. Che cosa avesse esattamente Marco non si sa; era forse malato? Perché se non sbaglio aveva appena compiuto Sessantacinque anni di età: era quindi ancora relativamente giovane.
Ma di lui rimane la sua Essenza, il suo vero Sé, l’Atman degli Induisti e dei Buddhisti, come lui sapeva bene. Marco è sempre con noi, e una parte della sua Essenza è nei suoi video e nei suoi scritti, raccolti in un libro intitolato Meditazione e Tradizione: oltre i confini della Mente (Edizioni Mediterranee). Era un grande Uomo di cultura il signor Marco: ma lo affermo veramente perché è la verità; non come tantissimi falsi intellettuali corrotti e ignoranti che affollano le Università e i Set Televisivi. Marco sapeva che cosa è la Cultura: una parola che racchiude tantissime cose: ne cito solo tre: Bellezza, Ricerca e Conoscenza. Questa è la Cultura.
Non è avere titoli, lauree o master vuoti e inutili, che servono solo a fare la gara di apparire migliori degli altri, quando in realtà dentro si è vuoti e sciatti. In una Società che corre verso il Nulla, Marco ha invitato tutti a cercare l’essenza delle cose. Ricordo un video che pubblicò durante il periodo dell’inutile Lockdown: il video non conteneva una sua lettura di articoli, ma era solo fatto di tre Immagini che Marco mise in loop: le immagini raccontano in sintesi le fasi principali della nostra vita: Infanzia, Età adulta e la morte. Vanitas: meditazione sull’ impermanenza delle Cose, pubblicato sul canale Il Decimo Toro, il 29 marzo 2020. Un video senza parole che ne racchiude tantissime: il perché nasciamo, perché siamo al mondo, e la Morte che sembra avere l’ultima azione su ogni cosa.
E come se ci ricorda che tutto andrà a finire in quella direzione. Appaiono tre immagini relative all’infanzia, con due bambini che giocano, all’età giovanile e Adulta, con due giovani amanti che si tengono mano nella mano; e poi una coppia di anziani che sono gli stessi di prima ormai vecchi. Il tutto con la presenza costante della Morte, del Teschio e della Clessidra: o simboli del tempo che passa e della morte. Penso che il suo Canale, tra quelli di carattere culturale che girano su YouTube, sia uno dei migliori. Un altro video molto interessante è Elogio di difesa della musica Havey Metal, pubblicato il 20 febbraio del 2020 su Il Decimo Toro, dove dimostra che i pregiudizi nei confronti di questo tipo di musica Rock, sono frutto di ignoranza e di luoghi comuni, rilevando un sorprendente legame tra il genere Metal, la Filosofia e la letteratura.
Io sono un giovane di trenta anni o poco più: ma non mi sento di appartenere alla mia generazione dei miei coetanei: troppo superficiali, squallidi, troppo scientisti e materialisti. Anche della mia attuale fidanzatina non sono molto soddisfatto. Non che con le generazioni di adulti le cose siano messe meglio.
Marco Cosmo si interessava molto dell’educazione dei giovani nei suoi video; infatti, gestiva anche una Scuola di Meditazione. Marco rimane sempre con noi e con chi lo ha voluto bene, in primis i suoi familiari, ai quali indirizzo un mio grande abbraccio. Anzi, posso tranquillamente affermare che secondo me, Marco Alonzo era il padre che forse tutti I figli sarebbero onorati di avere, con il quale si impara tanto, ma soprattutto si cresce tanto.
Concludo ricordando che Marco Cosmo voleva realizzare una piccola intervista su un mio articolo pubblicato su questa rivista; il primo che ho pubblicato: Le Ideologie velenose della nostra Epoca; ma per impegni personali di entrambi l’appuntamento è saltato. Quindi questo mio piccolo articolo è un piccolo debito che ho saldato nei suoi confronti.
Noi siamo di passaggio su questo pianeta, ma ciò che facciamo resta e ci rende eterni, oggi siamo vivi, ma domani potremmo non esserci più; quindi, dobbiamo vivere ogni nostro prezioso attimo, con la consapevolezza che tutto quello che è stato, sarà dimenticato nel tempo come lacrime nella pioggia: ma una parte sottile e invisibile di noi, e soprattutto tutto ciò che di bello abbiamo fatto e costruito, resterà per sempre.
Foto: Idee&Azione
4 febbraio 2022