Idee&Azione

La domanda di molti: in quale fase di guerra siamo?

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di Luciano Lago

Le ultime notizie ci dicono che la Russia si è disfatta di tutte le sue riserve in dollari, la Germania vieta il suo spazio aereo ai voli russi e compagnie aeree russe; la Russia prepara altrettante contromisure sul suo spazio aereo.

Gli Stati Uniti riferiscono che la Russia ha abbattuto due missili USA sulla zona prospicente alle acque territoriali statunitensi e Washington minaccia rappresaglie. Nel frattempo arrivano informazioni da cui si ricava che la NATO ha trasferito unità militari nella zona del Donbass e che l’Ucraina sta effettuando un massiccio trasferimento di forze, carri armati e attrezzature militari nelle vicinanze della frontiera con la Crimea. Questo inasprisce le tensioni fra Russia e Ucraina.

Si è saputo anche che la Russia ha iniziato in questi giorni la verifica dell’affidabilità della disposizione al combattimento delle sue unità nucleari. Si possono esaminare ciascuna di queste notizie una per una ma se si analizzano in vista di un possibile scontro, queste possono suggerire qualche cosa di molto serio sulla situazione che il mondo sta attraversando. Ad esempio il segretario di stato USA Blinken oggi ha dichiarato che spera in relazioni stabili e trasparenti con Mosca, tuttavia, rispondendo ad una domanda sui presunti cyber attacchi russi avvenuti sul territorio americano, Blinken ha dichiarato che Washington ha intenzione di rispondere con contromisure adeguate.

L’altra notizia è che una nave da guerra russa la Karelia, una unità di ricerca e pattugliamento, si è avvicinata alla zona delle acque territoriali USA ad una distanza di sole 1/2 miglia marine ed ha abbattuto due missili avanzati USA, tipo SM-6, utilizzando un complesso di soppressione elettronica sconosciuto ma molto potente. Il Dipartimento della Difesa afferma che non si è potuto evitare che una nave da guerra russa si sia avvicinata alle acque territoriali USA. Il Pentagono enfatizza che al momento non hanno evidenza di questo episodio ma tutto è accaduto mentre le navi USA svolgevano prove di tiro missilistiche. Il proposito delle prove era la capacità del distruttore navale di lanciare missili da crociera su obiettivi determinati. Il Pentagono riferisce che è stata aperta una indagine e che la investigazione sulla causa dell’incidente si avvicina al risultato.

Notizie dell’ultima ora dicono che reparti militari della NATO si sono trasferiti nella zona del Donbass e l’esercito della NATO si trova vicino alla linea del fronte e questo presuppone possibili provocazioni delle forze ucraine, appoggiate dalla NATO, contro i secessionisti filorussi del Donbass. Si parla di specialisti militari che dovrebbero dedicarsi alla formazione del personale ucraino.
I militari stranieri resteranno nel Donbass fino al 15 di Luglio, secondo il comunicato ma non si sa bene quali siano i loro compiti. Si sospetta che la NATO, nell’ambito delle esercitazioni che sta conducendo, approfitti di queste per fornire nuove armi letali all’Ucraina.

Nello stesso tempo l’Ucraina ha iniziato trasferire massivamente truppe, mezzi corazzati e attrezzature vicino alla frontiera con la Crimea. Si ignora quale sia la finalità di questo trasferimento e si ricorda quali reazioni ci sono state in Occidente quando la Russia, poche settimane fa, aveva trasferito circa 120.00 truppe e mezzi vicino alle sue frontiere occidentali. Tutto lascia pensare che si tratta di preparativi bellici che vengono fatti da entrambe le parti.

La Russia, da parte sua, sta procedendo alle prove tecniche di affidabilità del suo arsenale nucleare e il generale di divisione Igor Kolensikov, responsabile del settore nucleare e sicurezza, parlando ad un canale TV, ha riferito che, nell’ambito del trattato sottoscritto da Mosca di proibizione di prove, si portano a compimento esperimenti con esplosione di ordigni non nucleari e di test sulle munizioni nucleari. Un fatto che non avveniva da molti anni. Gli USA stanno effettuando gli stessi esperimenti e le stesse prove nel Nevada. Al margine di queste dichiarazioni bisogna tenere in conto che il segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione russa, Nilolai Patrushev. ha detto di recente che, in caso di una minaccia reale per la Russia, Mosca lancerà un attacco preventivo contro il nemico.

Foto: ok.ru

9 giugno 2021