Idee&Azione

L’individuo e il suo rapporto con il mondo e il divenire della vita [3/3]

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di Fabrizio Manco

La trasformazione dell’individuo

Ma soltanto se l’individuo assoluto si trasforma nella forza distruttrice del Dionisiaco e ne assorbe l’essenza che può vincere nel mondo; altrimenti, se resta ancorato al lato falso dell’Apollineo, resta travolto dal Divenire incessante del mondo.  Quindi, l’Individuo assoluto ormai ha capito, una volta giunto alla giusta maturazione e consapevolezza di ciò che lo circonda, che

“Polemos è il Padre di tutte le cose, e di tutte le cose egli è re “(Diel / Khanz, Frammento in “Confutazione di tutte le Eresie, Libro 9, 9, 4 di Ippolito di Roma).  

per citare ancora una volta l’eterno Eraclito di Efeso. L’individuo può accedere alla sua trasformazione finale quando al Dionisiaco si rivolge gridando con forza:

“Tu sei me e io sono te! diventeremo una cosa sola!”.

Questa frase, molto enigmatica e misteriosa compare nel trattato di Epifanio di Salamina (310- 403 D. C.): Il   Panarion o Contro le Eresie (374- 377 D. C.), la quale opera è forse la più grande trattazione di tutte le Eresie della storia della letteratura. La frase in questione fa parte del Vangelo di Eva, del quale Epifanio riporta un solo frammento, ed è in questo frammento che si trova questa affermazione:

“mentre mi avvicinavo al cospetto di quelle due figure gigantesche, una voce di tuono mi disse:

“Io sono Te e tu sei me;

e dove tu sei io sono;

Perché in tutte le cose io sono dispersa;

E dovunque tu andrai, tu mi raccoglierai;

Ma raccogliendomi, tu raccoglierai te stesso;

E insieme diventeremo una cosa sola!”.

Epifanio di Salamina: Panarion (Capitolo 26, 3; 3)

Il testo Il vangelo di Eva, è uno scritto gnostico. Per la visione del mondo gnostica, il mondo è il luogo assoluto del male, e quindi va evitato. Ma con questo modo di presentarsi al mondo si viene sopraffatti. Il vero Individuo, come ho affermato prima, soltanto se diventa egli stesso Dionisio e si incammina nel vero volto divenire del mondo, che è il regno del Dionisiaco, può lottare nel divenire: e solo così può sconfiggere l’oscurità che attanaglia il mondo.

Solo un Individuo evoluto e trasformato può sconfiggere il male. Ma per evolversi e raggiungere tale stato, deve distaccarsi dal mondo esterno. Per l’Individuo assoluto la cosa più importante è il suo mondo interno e la sua interiorità, impossibile da trovare nel mondo esterno.  Colui che non è attaccato nel mondo, può raggiungere uno stadio superiore dell’esistenza.  Si lascia trasportare dal divenire del mondo per condurre la sua anima nel mondo.  E ascoltando il suo Daimon interiore dalla voce di tuono, dalla voce tuonante, che l’individuo realizza sé stesso e la sua vera essenza, perché il Daimon non abbandona mai l’individuo, egli è con lui fin dalla fecondazione, e dovunque l’individuo si dirige, il Daimon è presente, e dovunque il Daimon è presente, l’individuo si dirige nel fluire del mondo. Egli non teme nulla, perché il suo Daimon è con lui. Così possiamo interpretare il frammento del Vangelo di Eva riportato da Epifanio nel suo Panarion, che abbiamo visto in precedenza.  

Tuttavia, le epoche storiche hanno fatto sempre di tutto per contrastare la formazione e il viaggio nel mondo dell’Individuo assoluto: finte democrazie, regimi totalitari e dittature, hanno cercato in tutti i modi di frenare il cammino dell’umanità e la libertà interiore dell’Individuo. La tecnica e la tecnologia sono delle nuove forme di controllo di massa e di controllo dell’Individuo, dove chi non ha armi per sconfiggere tali forze nemiche ne resta soggiogato.  È questo il motivo di esistere degli apparati della tecnica.  

Ma un individuo ormai giunto a maturazione e completamente trasformato, ha le armi per combattere nel divenire del mondo sempre più dominato dalle forze cieche e senza scopo che si nascondono nella tecnica. Soprattutto l’individuo assoluto di oggi è gettato in un mondo dove la società umana è composta da individui svuotati di ogni interiorità e vuoti come larve morte, le quali camminano come zombie sui marciapiedi.  Gli individui massificati di oggi, ancora più massificati degli insetti, vivono la loro vita come dormienti, senza destino e senza scopi ulteriori, se non quello di sopravvivere e nutrire il proprio corpo ormai obsoleto e zombificato.  Individui schiavi dei loro ruoli e del loro lavoro, senza significato, senza passioni e senza destino e senza desideri, se non quelli per la soddisfazione immediata delle pulsioni base legate alla sopravvivenza: alimentazione, vestiti e sessualità.

Se nel mondo è presente una volontà cieca e senza obiettivi, se non quello di mantenere sé stessa, allora l’individuo completo sa come dominare questa forza cieca e distruttrice. Nell’Individuo assoluto completo è distaccato dal mondo esterno, dimora il mondo e la natura, sia Apollinea che Dionisiaca.  Soltanto se rimane da solo con sé stesso e distante dal mondo esterno, l’Individuo può diventare. Quello che è, Ciò che già era prima ancora di formarsi prima della divisione cellulare. L’immagine della futura ghianda, anche se ancora invisibile, era già presente all’inizio della fecondazione, e con pazienza e silenzio ha accompagnato tutte le fasi della formazione del corpo dell’individuo: tessuti, organi, ossa, cuore e cervello.  

 

La Filogenesi e l’Ontogenesi dell’individuo

Una psichiatria di origine ungherese, di nome Sandor Ferenczi (1873- 1933), ha formulato una teoria molto originale per il mondo della psicologia: la teoria della genitalità espressa nell’opere Thalassa: saggio sulla teoria della genitalità del 1924. Quest’opera è fortemente influenzata dal pensiero di Ernst Haeckel, che formulò la famosa teoria che l’Ontogenesi ricapitola la Filogenesi: una teoria Evolutiva oggi abbondonata e ormai obsoleta, ma che contiene un sottofondo di verità. 

L’Ontogenesi è la storia dell’Individuo, la Filogenesi è la storia Evolutiva della specie alla quale l’individuo appartiene. Ernst Haeckel espresse l’idea che l’Ontogenesi ricapitola la Filogenesi in uno scritto intitolato Antropogenesi dell’uomo, pubblicato nel 1874, dove Haeckel afferma che ogni tappa della vita sulla terra (Filogenesi), è in sintesi rappresentata nello sviluppo Embrionale dell’individuo umano (Ontogenesi). pesci, anfibi, rettili e mammiferi, corrispondono ad ogni stadio dello sviluppo embrionale.  Sandor Ferenczi la riprese, ampliando la tesi e la inserisce nella psicologia.  Nello scritto Thalassa: saggio sulla teoria della genitalità, Ferenczi divide la Filogenesi e l’Ontogenesi, ripercorrendo le idee di Haeckel. 

Possiamo interpretare la teoria di Haeckel e di Ferenczi adattandola alla mia trattazione della formazione completa dell’Individuo, e possiamo distinguere quattro fasi della Ricapitolazione:

 

Le fasi di trasformazione dell’individuo

La prima fase è quella che riguarda la filogenesi: Essa procede dalla formazione delle prime forme di Vita nel brodo primordiale fino all’evoluzione della specie umana.

La seconda fase è quella che riguarda l’ontogenesi: la formazione dell’individuo dalla fecondazione fino alla nascita.  

La terza fase è la ricapitolazione di tutte le fasi della vita sulla terra.

La quarta fase è quella che percorre l’individuo a ritroso, ricapitolando sé stesso e la sua Essenza fino alle origini della sua stessa fecondazione. Ed è questo l’ultimo stadio che un Individuo superiore e trasformato al massimo deve riuscire ad accedere. Deve morire per rinascere. E per morire l’individuo deve fare un viaggio a ritroso nel tempo, attraversando le fasi alchemiche a ritroso (non Nigredo, albedo e Rubedo; ma Rubedo, Albedo e Nigredo,) e ripercorrendo la sua giovinezza, la sua adolescenza e la sua infanzia. Dall’infanzia deve scendere ancora più sotto, fino al raggiungere la forma Fetale ed embrionale. La Fenice è tornata allo stadio larvale. 

 

La trasformazione finale

Discende ancora, allo stadio primitivo della formazione degli organi e degli strati embrionali. Discende ancora, e ridiventa una palla di cellule, le prime cellule dei primi istanti della fecondazione.  L’individuo adesso è solo un’immagine, la prima immagine primordiale che serve a rinascere nella forma completa, come la Fenice che rinasce dalla cenere, l’Individuo assoluto, per raggiungere lo stato completo deve tornare ad essere un’immagine: quella immagine che dimorava in suo padre e in sua madre; e da questa immagine che rinasce la nuova forma finale dell’Individuo assoluto, l’unico essere in grado di combattere nel mondo e vincere ogni sfida. 

 

Bibliografia

Friedrich Nietzsche: La nascita della tragedia, la filosofia tragica dei Greci, Edizioni Newton Compton.

Julius Evola: L’individuo e il divenire nel mondo, Edizioni Mediterranee.

Julius Evola: L’operaio nel pensiero di Ernst Jünger, Edizioni Mediterranee.

Micheal Crichton: Jurassic Park, Edizioni Garzanti.

Epifanio di Salamina: Panarion, Edizioni Cittànuova. 

Eraclito di Efeso: Testimonianze e Frammenti, Edizioni Bompiani.

Sandor Ferenczi: Thalassa: saggio sulla teoria della genitalita, Edizioni Raffaello cortina.

Neil Gaiman: Coraline e la porta magica, Edizioni Mondadori.

Parte 3 di 3

Foto: Idee&Azione

25 febbraio 2022