di Redazione di Katehon
In Svizzera si registra una tendenza alla diminuzione dell’uso del contante nelle operazioni di pagamento. Secondo la Banca Nazionale Svizzera, nel 2020 il numero di pagamenti effettuati in contanti è stato solo del 43%, con un calo del 27% rispetto a tre anni prima della pandemia di coronavirus. La pandemia ha aumentato in modo significativo la tendenza alla diminuzione del numero di persone che trasportano contanti, con un numero sempre maggiore di svizzeri che utilizzano le carte bancarie per effettuare pagamenti.
In questo contesto, il Movimento Svizzero per la Libertà (FBS) chiede un referendum sul mantenimento del metodo di pagamento in contanti. I membri del Movimento Svizzero per la Libertà sono preoccupati per il destino del contante. Intendono chiedere che la Banca Nazionale renda sempre disponibile il contante in “quantità sufficiente”, in modo che nessuno sia costretto a passare ad altri mezzi di pagamento.
È probabile che i residenti in Svizzera voteranno comunque per il mantenimento del contante. Il sito web del Movimento Svizzero per la Libertà afferma di aver ricevuto più di 160.000 firme a sostegno dell’iniziativa per il mantenimento della cartamoneta come mezzo di pagamento, con 137.000 firme confermate ufficialmente.
In un comunicato stampa, i rappresentanti del Movimento Svizzero per la Libertà, che si oppongono alla digitalizzazione definitiva e alla completa abolizione del denaro contante, hanno scritto che “il denaro contante è libertà” ed è “una priorità assoluta per la Svizzera”. La loro iniziativa mira quindi a impedire il processo di conversione del contante fisico in denaro digitale attraverso una garanzia costituzionale. Il testo principale della proposta di legge dovrebbe garantire che nel Paese ci sia sempre un numero sufficiente di monete e banconote. Inoltre, gli attivisti hanno sottolineato che qualsiasi mossa per abolire il franco deve essere approvata dal popolo e dai cantoni.
Il Movimento svizzero per la libertà dei diritti umani ha anche annunciato sul suo sito web una seconda iniziativa sul contante. Questa iniziativa si concentra sui servizi, sui trasporti e sul commercio al dettaglio. L’idea è quella di garantire che il contante non venga mai rifiutato in questi luoghi.
Le due iniziative, considerate insieme, offrono una forte protezione del contante. Secondo i sostenitori del Movimento Svizzero per la Libertà, sono di fondamentale importanza per la Svizzera e impediscono l’abolizione della moneta e del contante, come è implicito nella Costituzione.
Argomenti a favore del mantenimento del contante
I sostenitori dell’iniziativa per il mantenimento del contante come mezzo di pagamento sono preoccupati per la diffusione delle transazioni elettroniche e temono che il contante finisca per essere abolito. Considerano questa tendenza un rischio per la libertà, in quanto espande la portata della sorveglianza fino alla “trasparenza totale”, che secondo loro comporta un enorme rischio di controllo totalitario. In effetti, lo Stato avrebbe la possibilità di monitorare e controllare tutte le transazioni.
Inoltre, quando una transazione viene effettuata elettronicamente, aumenta la probabilità di problemi di sicurezza dei portafogli elettronici e di un aumento degli attacchi di hacking. Da un punto di vista tecnico, quindi, il contante garantisce che anche se il conto bancario viene violato o la fornitura di elettricità viene interrotta, i cittadini saranno comunque in grado di pagare beni e servizi.
È importante notare che i rappresentanti del Movimento Svizzero per la Libertà affermano che l’abolizione della cartamoneta è in contraddizione con i diritti umani e con la nostra percezione di libertà, laddove le persone con disabilità, gli anziani o persino i giovanissimi, e le persone che semplicemente preferiscono maneggiare più contanti che carte, sono soggette a una limitazione dei diritti, che si riflette in una scelta limitata di mezzi di pagamento per beni e servizi.
Ad oggi, quindi, l’abolizione dei mezzi di pagamento in contanti, secondo i sostenitori dell’iniziativa, non è coerente con i concetti di sicurezza, trasparenza e accessibilità nell’uso. Tuttavia, alcuni esperti sostengono che l’uso del contante potrebbe gradualmente diminuire in futuro, grazie ai progressi della tecnologia digitale e alla crescita dei pagamenti non in contanti.
Situazione in altri Paesi
Alcuni Paesi si stanno avviando verso il pagamento senza contanti, ma un incidente avvenuto in Norvegia nel maggio 2022 ha spinto le banche centrali e i governi dei Paesi a prendere provvedimenti per preservare la possibilità di pagare beni e servizi in contanti. In Norvegia, nel maggio del 2022, i terminali che accettano pagamenti senza contatto sono rimasti fuori servizio per diverse ore, impedendo a milioni di persone di effettuare transazioni. La “crisi del pagamento in contanti” in Norvegia consiste anche nel fatto che molti esercizi commerciali del Paese non accettano più pagamenti in contanti, causando disagio alla popolazione.
Si fa notare che il referendum sul contante non è solo una questione svizzera. Il successo o il fallimento avranno un impatto su altri Paesi. Il presidente di FBS Richard Koller rileva le difficoltà che potrebbero sorgere nell’Unione Europea in merito alle garanzie sul contante. A suo avviso, l’introduzione di tali garanzie di accesso al contante nell’Unione Europea comporterebbe un processo “quasi impossibile” di approvazione da parte di tutti i 27 Stati membri.
Inoltre, implicherebbe un grado di consultazione pubblica, rappresentanza e responsabilità che semplicemente non esiste a livello europeo. Se il referendum della FBS sulla conservazione del contante passerà e il governo approverà la legislazione senza troppe facilitazioni (due grandi “se”), la Svizzera potrebbe diventare un potenziale “portabandiera europeo per la protezione del contante”.
Per quanto riguarda la Russia, al momento non si parla di passare completamente a un metodo di pagamento senza contanti. Va notato che da quando è scoppiato il coronavirus, i russi utilizzano maggiormente il contante nelle transazioni finanziarie.
Conclusioni e previsioni
La Svizzera è nota per le sue posizioni tradizionalmente conservatrici in materia di economia e finanza, quindi non sorprende che proprio qui sia stata avanzata l’iniziativa di mantenere il contante. Tuttavia, la questione se il contante debba essere mantenuto come priorità assoluta rimane controversa. Tuttavia, è importante notare che attualmente non ci sono piani ufficiali per l’eliminazione del contante in Svizzera, ma solo una tendenza alla diminuzione dell’uso del contante.
Alcuni esperti di economia ritengono che in futuro il contante potrebbe diventare una forma di pagamento obsoleta, sostituita da tecnologie più efficienti e sicure. Altri, invece, temono che l’abbandono del contante possa portare a una perdita di privacy e a un aumento delle opportunità di sorveglianza da parte di governi e aziende private. Dal punto di vista delle religioni tradizionali, il passaggio all’assenza di contanti mina anche le basi etiche.
Indipendentemente dalla decisione della Svizzera in merito, questa potrebbe costituire un precedente per altri Paesi che stanno riflettendo sul futuro del contante nell’era dei pagamenti digitali e senza contanti.
Traduzione a cura della Redazione
Foto: Idee&Azione
15 aprile 2023