di Andrew Korybko
Domenica il capo dei Wagner Yevgeny Prigozhin ha aggiornato tutti sui problemi del suo gruppo con il Ministero della Difesa (DM). Secondo Prigozhin, negli ultimi giorni si sono verificati tre sviluppi molto importanti dopo il suo video ormai virale: 1) al Wagner sono state promesse tutte le munizioni e le armi di cui ha bisogno; 2) gli è stato detto di continuare a combattere ad Artyomovsk come ritiene necessario; 3) il vice comandante dell’operazione speciale Sergey Surovikin gestirà gli affari tra il Wagner e il Ministero della Difesa in futuro.
Sembra che il leader russo abbia condiviso almeno in parte la drammatica richiesta di aiuto di Prigozhin, dal momento che nulla di tutto ciò avrebbe potuto realisticamente essere realizzato senza l’intervento personale del Presidente Putin. Ciò non significa affatto che egli ritenga che la situazione di Wagner sia dovuta a un gioco sporco ai più alti livelli della DM, come ha fatto intendere il suo capo, ma il nuovo ruolo di Surovikin nella gestione degli affari tra i due suggerisce che ci sono stati seri problemi di comunicazione, come minimo.
Inoltre, la promessa di pieno supporto logistico che Prigozhin afferma di aver ricevuto rafforza l’idea popolare che Wagner sia davvero tra le forze russe più capaci, altrimenti non sarebbe stata presa la decisione di soddisfare i requisiti per evitare il ritiro da Artyomovsk. È evidente che il Comandante supremo in capo non voleva rischiare che Kiev approfittasse dell’imminente avvicendamento tra Wager e i commando Akhmat del leader ceceno Ramzan Kadyrov.
Questa osservazione non deve essere interpretata come un’allusione al fatto che i due non siano ugualmente capaci, ma solo che era ovviamente preferibile, da un punto di vista militare, che i Wagner continuassero la loro campagna e portassero a termine il lavoro prima di essere riassegnati altrove, essere sostituiti dall’Akhmat o riposare. A proposito di quella città, la sua completa cattura è oggi più importante dal punto di vista simbolico di qualsiasi altra cosa, come ha valutato Prigozhin in precedenza, dopo aver notato quanto la Russia vi abbia ridotto le forze di Kiev negli ultimi mesi.
Ha anche detto che la sua quasi completa cattura ha già aperto la strada ad altre zone e che la percentuale statisticamente minuscola di Artyomovsk che rimane ancora sotto il controllo di Kiev non è un grande ostacolo all’inizio di altre operazioni. Comunque sia, il simbolismo è ancora significativo di per sé, soprattutto perché questa battaglia è la più lunga dell’operazione speciale. Inoltre, sarebbe estremamente imbarazzante nell’improbabile caso in cui la Russia perdesse le sue conquiste in quella città.
Questo delicato contesto aggiunge ulteriore comprensione a ciò che presumibilmente pensava il Presidente Putin dopo aver ascoltato la drammatica richiesta di aiuto di Prigozhin e il suo annuncio che Wagner intendeva ritirarsi da Artyomovsk il 10 maggio a causa della presunta mancanza di supporto logistico da parte della DM. A prescindere da quali siano i reali rapporti tra i due, la promessa di un pieno supporto logistico per Wagner e il ritrovato ruolo di Surovikin nella gestione dei legami con la DM rappresentano una vittoria per il gruppo di Prigozhin.
Questo risultato, tuttavia, non va a discapito del Ministero, dal momento che non sono state effettuate retrocessioni, né annunciate indagini o qualsiasi altro tipo di scossa nei ranghi della burocrazia permanente. L’unico cambiamento tangibile apportato dal video ora virale di Prigozhin è che un funzionario di fiducia reciproca gestirà gli affari di questi due soggetti, il che serve agli interessi nazionali oggettivi della Russia, ottimizzando il modo in cui viene condotta l’operazione speciale.
Stando così le cose, si può concludere che questo scandaloso incidente ha finito per rendere la Russia più forte, non più debole come i suoi nemici avevano immaginato che sarebbe successo. Prigozhin è riuscito a far passare la riforma tanto necessaria per migliorare la comunicazione tra Wagner e il Ministero attraverso il nuovo ruolo assunto da Surovikin, il che è davvero impressionante se si considera quanto sia difficile cambiare qualcosa all’interno della burocrazia russa.
Speriamo che i problemi che stavano apparentemente raggiungendo il loro punto di ebollizione dietro le quinte siano stati risolti, e che d’ora in poi rimangano molto più gestibili, e che quindi non si riversino mai più sul pubblico. Tutti i membri del servizio, da quelli che occupano gli uffici più elitari a quelli che combattono in trincea, devono rimanere concentrati sull’operazione speciale. Tutto ciò che li distrae da questo deve essere affrontato subito in modo adeguato, per evitare di ostacolare l’adempimento del loro sacro dovere.
Pubblicato in partnership su One World – Korybko Substack
Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini
Foto: Controinformazione.info
9 maggio 2023