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Tag: antichità
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Il Cristianesimo e l’elemento vita. Breve saggio ecclesiologico
I cristiani di oggi non possono non avere difficoltà nella loro fede, non solo perché vivono in una cultura anticristiana ma anche perché la fede viene presentata loro come qualcosa di frammentato (ad esempio, una risposta a una sfida esistenziale) o come un’astrazione concettuale. Il cristianesimo manca di vita.
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Breve storia del Caos: dall’antica Grecia al postmoderno [1]
I più attenti partecipanti al fronte ucraino notano la natura peculiare di questa guerra: il fattore caos è aumentato enormemente. Questo vale per tutti i lati della SMO, sia per le azioni e le strategie del nemico che per il nostro comando, per il ruolo drammaticamente accresciuto della tecnologia (droni e aeromobili di ogni tipo) e per l’intenso supporto informativo online, dove è quasi impossibile distinguere il fittizio dal reale. Questa è una guerra del caos. È tempo di rivedere questo concetto fondamentale.
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Il mito di Osiride e la psicopatica
Come è ben noto, Osiride è una divinità egizia appartenente alla religione dell’antico Egitto, componente dell’Enneade, nonchè mitico re. Tra le numerose prerogative del dio, gli Egizi gli attribuivano l’invenzione dell’agricoltura e della religione, considerandolo il principale civilizzatore e benefattore dell’umanità.
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Arma Arkaim
Il globo è pieno di popoli e Stati. I popoli e gli Stati sono schiacciati l’uno contro l’altro in modo che non ci sia un solo pezzo di terra di nessuno. Le nazioni e gli Stati sono congelati nei loro confini, e all’improvviso, cominciano a gonfiarsi, a muoversi, i bordi scoppiano come una pelle, da cui emerge la carne viva e sanguinante. Guerre, rivoluzioni, spostamenti, nascita e scomparsa di regni.
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Dies Natalis
Quando Roma si fece, con il favore delle divinità autoctone e straniere, si chiuse un cerchio; un sacro sulcus, una linea circolare inamovibile che divenne il centro simbolico e rituale d’ogni sua gloria futura. Il Pomerio (post-murum) ovvero confine esterno ne sanciva tracciato inviolabile. Al suo interno, le prime famiglie costruirono abitazioni circolari. Ognuna di queste aveva un patriarca ovvero un pater familias, depositario della conoscenza del sacro che veniva trasmessa al suo gruppo d’appartenenza. Un pontifex che intorno al centro sacrale-fuoco della propria capanna, aveva il ruolo di intermediario terrestre dei culti e riti che rinsaldavano l’affiliazione/adesione alla ristretta comunità che poi si fece villaggio, città, Impero e vide nel Pontefice Massimo o re, il reggitore della sfera collettiva del sacro. Ma l’impronta era stata data ed il capo famiglia rimase, con funzione centrale insieme ed in forma differente alla Matrona romana, – vaso contenente il seme – centro del nucleo familiare.