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Tag: Bovdunov
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Soros e gli inglesi stanno smantellando il cosiddetto Diritto Internazionale
Il 17 marzo la Corte penale internazionale dell’Aia ha emesso mandati di arresto per il presidente russo Vladimir Putin e per il difensore civico russo per i diritti dei bambini Maria Lvova-Belova. I funzionari russi sono accusati di “rimozione illegale” di bambini dai territori del fronte.
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L’Eurasiatismo russo e le sue controparti dell’Europa Orientale 100 anni fa e oggi
L’eurasiatismo russo, di cui abbiamo celebrato il centenario nel 2021, è un fenomeno complesso, che può essere compreso appieno solo se si considera attentamente il contesto della sua nascita e del suo sviluppo.
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Mircea Eliade: il Sacro e la Politica esistenziale
Preparare questa relazione… In realtà, è stata Dasha (Daria Dugina) a invitarmi a partecipare al Consiglio. Mi ha suggerito di parlare di Lucian Blaga, perché Aleksandr Dugin ne aveva parlato nel contesto della Quarta Via e della politica esistenziale, ma ho deciso di fare una relazione su Eliade, anche se per qualche motivo mi è sembrato inaspettato e fortunatamente è nel contesto del tema sollevato da Nikita Syundyukov, e ora mi sembra che la relazione e l’argomento che tratta siano diventati, per dirla in modo immodesto, un po’ pratici, ma per qualche motivo ha trattato anche questi temi: il sacrificio, la Pasqua, in qualche modo, la storia… Veniamo quindi alla relazione in sé. Presumo che Daria debba essere menzionata alla fine della relazione senza alcuna dedica speciale a lei all’inizio, dato che si è scoperto che l’intera relazione era in realtà dedicata a lei.
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La sfida della “decolonizzazione” e la necessità di una ridefinizione globale del neocolonialismo [2]
Nel 1960, quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò la “Dichiarazione sulla concessione dell’indipendenza ai Paesi e ai popoli coloniali” su impulso dell’Unione Sovietica, era chiaro a tutti i partecipanti ai processi internazionali quali fossero i territori in questione, ovvero le terre dell’Asia, dell’Africa, dell’America Latina e delle isole del Pacifico, sottomesse e sfruttate da europei e americani.
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La sfida della “decolonizzazione” e la necessità di una ridefinizione globale del neocolonialismo [1]
Le domande sulla necessità di una “decolonizzazione” del “secondo mondo” e dei Paesi della semiperiferia (secondo la terminologia dell’analisi dei sistemi mondiali) sono sempre più spesso sollevate nella politica pratica e nelle pubblicazioni accademiche. Tuttavia, la stessa questione della decolonizzazione applicata ai Paesi che sono stati oggetto dell’espansione coloniale europea è gravida di conseguenze negative nella pratica politica e di confusione teorica.
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Hybris, la parola chiave della politica americana
Parola del giorno: ὕβρις (Hybris) è una categoria negativa della cultura greca classica. La parola significa mancanza di misura, arroganza, ubriachezza di potere, eccessiva fiducia in se stessi.
Nel realismo classico di Hans Morgenthau, basato in gran parte sulla Storia della guerra del Peloponneso di Tucidide, la categoria ὕβρις ha un significato particolare. -
Inclusione della “lingua”: cosa dobbiamo fare con la lingua “ucraina”?
Ho voluto scrivere questo articolo subito dopo la lezione di Darya Dugina sulla “Metafisica della frontiera”, per discutere con lei la questione del suo atteggiamento nei confronti del principio del “togliere la lingua” – la possibilità e la necessità di appropriarsi della lingua ucraina durante l’Operazione Militare Speciale in Ucraina. Darya, in una conferenza al campo ESM, ha parlato da posizioni imperiali: non bisogna trascurare la lingua ucraina, non escluderla, ma includerla in un contesto imperiale.
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Polonia: la gestalt della pista e la nuova geopolitica
È tradizionalmente accettato dividere la concezione polacca della propria missione geopolitica in due direzioni: l’idea jagellonica e l’idea piastiana. Ognuno di essi si riferisce a due epoche della storia polacca e a due dinastie: i Piast, che fondarono lo Stato polacco e condussero una politica estera attiva in Occidente (Germania, Repubblica Ceca e Ungheria), e i Jagelloni, che unirono la Polonia con la Lituania, spostando l’attenzione della politica estera polacca verso Est.
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Non si può controllare l’Heartland
Nel suo nuovo libro, La grande Europa dell’Est, Alexander Bovdunov conduce un’importante ricerca e affronta questioni che sono state poco esplorate nello spazio post-sovietico, ma che sono di grande attualità.
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La Russia e il “risveglio” africano: prospettive per la lotta al neocolonialismo nel XXI secolo
Il dispiegamento di una base militare russa nella RCA, il barone delle armi Jean-Yves Drian, la decolonizzazione imperiale e la futura conquista africana dell’Europa: questi e altri temi sono stati discussi da diplomatici ed esperti a Mosca.