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Tag: Camera
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Il Natale arriva presto per i Falchi mentre il Congresso legifera sulla difesa
È la stagione delle vacanze, il che significa che i genitori stanno facendo acquisti di regali dell’ultimo minuto mentre i loro figli attendono con impazienza una serie di regali dalla famiglia. Ironia della sorte, il Congresso si sta impegnando in un esercizio simile nelle sue ultime settimane lavorative dell’anno, e i legislatori sono pronti ad approvare un enorme budget per la difesa che sicuramente farà impazzire di gioia i vertici militari e gli appaltatori della difesa prima del giorno di Natale.
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Le elezioni americane e le implicazioni per il Paese e il mondo intero
Negli Stati Uniti, le tradizionali elezioni di midterm si sono tenute l’8 novembre. I cittadini statunitensi hanno rieletto l’intera Camera dei Rappresentanti del Congresso (435 seggi) e un terzo (35 su 100) dei senatori. L’equilibrio dei poteri nella legislatura statunitense e in parte del potere giudiziario (i nuovi giudici della Corte Suprema sono nominati dal Presidente con il consenso del Senato) dipende dall’esito delle elezioni.
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Elezioni. Testa, vinco io, croce perdi te
Il noto sondaggista Enrico Crespi sostiene che alle elezioni politiche del 25 settembre l’astensione potrebbe raggiungere il 50 per cento. Afferma altresì che la percentuale di cittadini davvero interessati al processo elettorale non supera il dieci per cento. Forse esagera, ma anche un acuto indagatore di flussi elettorali come Renato Mannheimer indica un assenteismo record, soprattutto tra i giovani. Il partito che non c’è- quello di chi non andrà a votare – sarà di gran lunga il più numeroso.
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La finta crisi di Governo
Il “non voto” da parte dei senatori del Movimento 5 Stelle sulla questione di fiducia posta dal Governo della Repubblica, per il tramite del Ministro (senza portafoglio) per i Rapporti con il Parlamento, sulla legge formale di conversione del decreto-legge “aiuti” ha aperto una (finta) crisi di natura extraparlamentare, ossia al di fuori dell’approvazione di una mozione di sfiducia ai sensi dell’art. 94 della Costituzione vigente.
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La disfunzione governativa aumenta con il tempo
La Costituzione degli Stati Uniti con la Carta dei diritti risale al 1789. Tutte le salvaguardie contro la crescita del governo centrale e la capacità di indebitare il Paese sono state erose. Oggi il debito nazionale federale è di 30 trilioni di dollari, circa il doppio del prodotto interno lordo dei 28 Paesi che compongono l’Unione Europea, la cui popolazione complessiva di 447.007.596 è di circa 120.000.000 maggiore della popolazione degli Stati Uniti.