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Tag: complotto

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    La distruzione della Libia da parte della NATO

    Robert Gates, l’ex Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, ha scritto nelle sue memorie che quando fu deciso di lanciare un attacco militare contro l’Afghanistan nel 2001, nessuno a Washington aveva una vera idea della complessità della nazione. Tra questi, i vari gruppi etnici dell’Afghanistan e le rivalità tra le aree urbane e rurali del Paese.

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    L’Ucraina ha tradito la fiducia della Polonia con la sua pericolosa teoria del complotto anti-russo

    Non solo i polacchi sono stati informati dai leader dell’affine popolo ucraino che la Russia aveva appena attaccato il loro Paese, il che ha crudelmente innescato ricordi storici molto dolorosi delle sue precedenti occupazioni della Polonia, ma si è scoperto che si trattava solo di una fake news destinata a scatenare la Terza Guerra Mondiale.

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    Decostruire le teorie cospiratorie degli influencer occidentali sull’assassinio di Darya Dugina

    L’FSB ha confermato che Darya Dugina è stata assassinata da un agente speciale ucraino infiltratosi in Russia con la scusa di essere una madre single rifugiata dal Donbass. Secondo quanto riferito, la donna è entrata nel Paese con documenti falsificati, l’ha spiata per quasi un mese dopo aver affittato un appartamento nello stesso edificio e potrebbe anche aver usato la figlia adolescente per piazzare la bomba. La terrorista è considerata membro del battaglione neonazista vietato Azov e si pensa che sia fuggita nella vicina Estonia, alla quale la Russia ha chiesto l’estradizione, anche se è improbabile che ciò accada.

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    Il complotto secolare della Germania per il controllo dell’Europa è quasi completo

    La Germania ha aspettato per tutto questo tempo una grande crisi, che alla fine si è rivelata essere l’ultima fase del conflitto ucraino che la NATO guidata dagli Stati Uniti è interamente responsabile di aver provocato, al fine di realizzare i suoi due giochi di potere interconnessi che ora si stanno attivamente svolgendo.

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    Una rivoluzione colorata per l’Uzbekistan?

    Sono di nuovo qui, come un disco rotto, a ripetere che la tolleranza alle provocazioni da parte del Cremlino garantisce che il Cremlino subirà altre provocazioni.
    Per ripetermi ancora una volta, Washington ha smantellato l’Unione Sovietica per creare paesi indipendenti ai confini della Russia che, con le “rivoluzioni colorate”, potevano essere rivolti contro la Russia. Finora Washington ci è riuscita con quelle in Georgia e Ucraina.

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    Sulla crisi alimentare

    In tutto il mondo c’è un aumento dei prezzi per i prodotti vitali e necessari. In particolare, il prezzo del grano è salito. L’Occidente attribuisce alla Russia la provocazione della crisi alimentare globale, a causa della quale molte persone sul pianeta potrebbero soffrire. Tuttavia, dimenticano che le numerose sanzioni imposte hanno influito direttamente sulla capacità del Paese di esportare cibo. Ora la Russia, insieme a numerose organizzazioni, sta cercando di trovare una via d’uscita a questa situazione per prevenire il problema globale della fame.

  • Thumbnail for the post titled: Le 10 cose più inquietanti e distopiche proposte dal World Economic Forum

    Le 10 cose più inquietanti e distopiche proposte dal World Economic Forum

    Quando si parla di World Economic Forum (WEF) si allertano immediatamente le antenne dei complottisti, si irrigidiscono le giunture degli sbufalatori, così, mentre il campo si divide in schieramenti, molto spesso tendenti alla semplificazione e all’etichettatura della parte opposta, la storia procede per il suo corso, governata, che piaccia o meno, dai centri di potere.

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    Crisi politica in Pakistan

    Di recente, la vita politica in Pakistan è stata piuttosto tesa: l’opposizione ha costantemente cercato di accusare il partito al governo di abuso di potere e di organizzare manifestazioni di protesta di massa. Dal momento che il Movimento per la Giustizia e i suoi partner avevano la maggioranza nell’Assemblea Nazionale, ciò non era possibile fino a tempi recenti.

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    L’Italia colonia dell’impero e le elezioni fregatura

    Siamo una colonia periferica dell’impero che sta morendo culturalmente, socialmente ed cui l’ accelerazione degli eventi sta obbiettivamente facilitando il compito e un’ opposizione falsamente patriottica che non trova di meglio da fare che rivolgersi ad una parte dell’ impero implorando ancora più sudditanza, sperando nella benevolenza del dominus, mentre si balocca in ridicole interpretazioni storiche dei “ragazzi di Kiev” per dare una patina di idealismo all’ennesima resa totale all’ americanismo come destino eterno.

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    Perché non è ininfluente che Schwab abbia Lenin nel suo ufficio

    In una recente intervista Klaus Schwab, propalatore e popolarizzatore del concetto di “Grande Reset”, si è fatto vedere con un busto di Lenin dietro di sé.
    Per chi conosce qualcosina della comunicazione politica, lo scenario costituito da un ufficio, o una sala, nella quale viene fornita una dichiarazione, non sono lasciati al caso. Titoli di libri, simboli, quadri e foto devono comunicare un contesto culturale, devono essere il bemolle o il diesis della dichiarazione stessa. Si va dalla foto della famiglia per suggerire normalità alla Treccani intonsa per comunicare cultura anche se la dichiarazione riguarda la variante di valico Barberino-Roncobilaccio.