Idee&Azione

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    Metafisica del Caos e Soggetto Radicale

    Affrontare gli scritti di Aleksandr Dugin è sicuramente l’inizio di una nuova avventura esistenziale. Il suo pensiero scava dentro, crea interrogativi, stimola confronti. Funge da spazzino nei confronti dei residui ideologici preconfezionati, mai decisamente affrontati oppure mai volutamente lasciati, non tanto perché parte di una weltanschauung che non ha saputo superare la realtà del suo essere una infondata utopia, ma perché in realtà tale utopia è stata per molti decenni e per molti di noi, il sostegno di una vita politicamente perseguitata dal sistema e il motore di una militanza metapolitica di minoranza, all’insegna del cameratismo nazionalpopolare, della memoria della grandezza di Roma e del Sacro Romano Impero europeo, del Me ne frego! dannunziano quale stile di vita antimoderno.

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    Logos Divino, la ribellione alla dittatura liberale e il destino malvagio del post-umanesimo

    A mio avviso, la filosofia è destinata a un tipo particolare di persone che gravitano sulla verticale: sulla profondità, sull’altezza. In questo senso, l’idea di Platone di uno Stato gestito da persone che si sono avvicinate alla luce della filosofia, che è collegata alla religione e allo spirito, è molto corretta. In realtà, questo è il mio obiettivo: trasmettere l’idea che, nella nostra cultura, dobbiamo riservare un posto centrale a quel “trono d’oro” che dovrebbe essere il nucleo dello Stato.

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    Il Soggetto Radicale tra Archetipi e Simboli del Codice Genetico Europeo

    C’è un’arpa dentro me. É forma del mio spirito. Anima profonda, cuore abissale. E vibra, intensamente vibra. Al tocco della grazia. Al soffio dello Spirito. Tra le rovine d’un Europa senza più anima.

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    La nave filosofica e il crepuscolo del Logos russo

    Questo articolo è stato scritto 10 anni fa. Da allora non è cambiato nulla di sostanziale. Dal punto di vista filosofico, la Russia rimane un deserto e questo nonostante il fatto che ce ne sia uno palese. Ma nessuno lo sente ancora e non vuole sentirlo. Non è possibile definire “filosofico” il piroscafo dell’epoca della SMO. I topi ordinari del “regno dei topi” scappano (e restano al loro posto).

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    La bella Russia

    Oggi è abbastanza facile capire come sarà la Russia di domani.
    Non ci saranno più reti sociali globali, saranno importati e sostituiti da qualcosa di nazionale, il che non è molto attraente, ma tanto meglio: la società scoprirà il fascino dimenticato dell’offline. È la fine della migrazione verso il bidimensionale e il cyberspazio e il ritorno al tridimensionale.

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    Una turma di iniqui al potere ci guarda sprezzante

    Esprimere il proprio dissenso verso un qualunque potere politico antidemocratico, simile a quello costituitosi in Italia, per un artista libero e indipendente, come per qualsiasi cittadino pensante e critico, dovrebbe essere l’incipit da cui partire per svincolare se stessi da esso e da ogni forma di repressione autoritaria. Quello che conta per un artista non sono le attività collaterali all’opera, significative sia chiaro, ma la propria cultura, il contenuto spirituale e ribelle, l’azione rivoluzionaria filtrata attraverso il proprio mondo poetico intuitivo, fantastico e immaginifico.

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    La missione assente dell’America

    L’onorevole Pat Buchanan ha fatto una dichiarazione che dimostra straordinariamente bene quanto siano anormali le convinzioni degli Stati Uniti. In una recente rubrica ha scritto: «Chiaramente, tra le ragioni della nostra attuale divisione e del malessere nazionale c’è la perdita della grande causa animante che avevano le generazioni precedenti: la Guerra Fredda. Gli americani non hanno trovato alcuna causa sostitutiva per sostituire la guerra fredda e nessun avversario sostitutivo come il tardo impero sovietico.»