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Tag: dialogo
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Xi e la crisi ucraina: un’altra diplomazia è possibile
La Cina continua inesorabilmente la sua opera diplomatica internazionale avendo come stella polare la risoluzione dei conflitti, la pacificazione delle relazioni internazionali e la stabilizzazione regionale. È in questo quadro che va inserita la telefonata intercorsa tra i presidenti Xi e Zelensky.
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Cina. Console Liu Kan: La pace e la sicurezza non dovrebbero essere un ‘lusso’
La crisi in Ucraina si protrae da un anno e la guerra tra Russia e Ucraina continua ad aggravarsi, con ripercussioni che si diffondono in tutto il mondo. Pur non essendo parte in causa in questo conflitto, la Cina ha promosso attivamente i colloqui di pace e una soluzione politica.
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Il terremoto offre la possibilità alla Turchia e alla Siria di una riconciliazione
Il terremoto più forte degli ultimi cento anni si è verificato in Turchia e in Siria, uccidendo almeno 1,5mila persone. Il presidente Vladimir Putin ha offerto ai suoi omologhi turchi e siriani l’assistenza della Russia per eliminare le conseguenze del disastro. Nel frattempo, gli orientalisti ritengono che la tragedia comune per i due paesi contribuirà al loro riavvicinamento politico attraverso la mediazione di Mosca.
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I Magi, i Segni, le Origini, il Cristo
Cosa dire di un Mistero così grande, di un brano la cui ricchezza e complessità fanno cadere in ginocchio? Solo alcuni brevi spunti di meditazione, fra i tantissimi, che, si spera, dilatino la nostra visione e la nostra Fede. Si indicano ai pellegrini sentieri poco battuti, ma poi l’onere del cammino spetta a loro. Non possiamo noi qui privarli della libertà del viaggio e del personale, finale Incontro.
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In morte di Benedetto XVI: un altro Segno Divino
Dio si sta chinando sugli uomini, ma gli uomini dove guardano?
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Usate il cervello, non le dita!
Fino a pochi secoli fa, l’uomo usava le braccia per ogni necessità. In realtà, l’uomo era aiutato dagli animali addomesticati, ma l’uso della forza muscolare e la fatica erano comunque significativi. Il cervello era usato da pochi: da una élite che dominava il lavoro delle braccia, e da pensatori che cercavano di spiegare le ragioni della nostra esistenza, o volevano capire le leggi che governano la natura.
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Un tentativo di dialogo tra civiltà
Il tema principale dell’evento è “il ruolo dei leader religiosi mondiali e tradizionali nello sviluppo spirituale e sociale dell’umanità nel periodo post-pandemico”. Vi partecipano più di cento delegazioni provenienti da 50 Paesi. Tra i leader religiosi che partecipano al congresso vi sono rappresentanti della Chiesa ortodossa russa (il metropolita Antonio di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca; il metropolita Alessandro di Astana e del Kazakistan; il segretario del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne per le relazioni interreligiose, segretario esecutivo del Consiglio interreligioso della Russia sacerdote Dimitri Safonov), leader di comunità e organizzazioni musulmane, come l’imam supremo di Al-Azhar Sheikh Muhammad Ahmad At-Tayeb. Per le Chiese ortodosse era presente anche Teofilo III, Santissimo e Beato Patriarca della Città Santa di Gerusalemme, di tutta la Palestina, dell’Arabia, della Siria, delle Due Sponde del Giordano, di San Sion e di Cana di Galilea.
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Perché il presidente Putin ha minimizzato l’importanza del suo incontro con il presidente Xi?
Molti nella comunità degli Alt-Media (AMC) si aspettavano che l’incontro tra il Presidente Putin e la sua controparte cinese, a margine del Vertice SCO della scorsa settimana a Samarcanda, avrebbe portato a qualche annuncio eclatante, considerando tutto ciò che è accaduto nel mondo dall’ultima volta che si sono incontrati di persona, all’inizio di febbraio. Le brevi osservazioni condivise da ciascun leader prima del colloquio hanno riaffermato gli stretti legami di queste Grandi Potenze nella transizione sistemica globale verso il multipolarismo, il che ha ulteriormente alimentato le speranze degli osservatori che durante il loro tête-à-tête potessero coordinare una cooperazione in grado di cambiare le carte in tavola.
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Il Bahrein, le cui orecchie sono sorde alle iniziative di dialogo proposte dall’opposizione, esorta la Russia a dialogare con Kiev
Il re del Bahrein Hamad bin Isa ha tenuto lezioni di dialogo, libertà e diplomazia durante l’incontro di fine maggio con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, a Manama.
Al contrario, insiste nell’ignorare gli appelli al dialogo adottando un approccio repressivo e di sicurezza di fronte alle giuste richieste della popolazione. -
Il potere democratico nelle mani delle oligarchie
La scoperta che la gestione del potere “democratico” è pervasivamente manipolato da soggetti (élite, oligarchie) dietro le quinte è la base per iniziare ad avere una percezione realistica del mondo contemporaneo.