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Tag: educazione
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Epistemicidi vs Epistucidi: cosa ci manca nel movimento decoloniale?
Il mondo accademico è sempre stato politico. In alcune occasioni si è mobilitato e dispiegato per raggiungere fini politici, mentre in altre occasioni si è modellato per sfidare la politicizzazione. Nel suo studio del quadro curriculare che regola l’insegnamento dell’economia nell’istruzione superiore brasiliana, Guizzo, (2021: 258) mostra come l’idea di un sistema educativo pluralista sia minacciata da una “forte pressione disciplinare, istituzionale e politica più ampia sia interna che con radici globali”.
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V per Vittoria
L’esiziale, fisico e spirituale, malvagio biennio ci mostra nei fatti che ogni morte contiene la vita. I “miserabili del web” hanno vinto un’impossibile partita disponendo soltanto di una fionda. Anche se neppure da un seggio si diffonderanno le idee che caratterizzano tutti i neo partitini antigovernativi, il solo fatto di essere arrivati a poterle pronunciare, seppur per poco, nei canali di massima diffusione, costituisce una vittoria.
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Sull’orlo della Terza guerra mondiale
Negli ultimi giorni si è assistito a un significativo spostamento dell’equilibrio di potere in Ucraina. Questo deve essere compreso nella sua interezza.
I contrattacchi di Kiev sono stati generalmente infruttuosi nella regione di Kherson, ma, ahimè, efficaci nella regione di Kharkiv. È la situazione a Kharkiv e la ritirata forzata delle forze alleate a costituire il punto di svolta. Mettendo da parte gli effetti psicologici e i legittimi sentimenti dei patrioti, va registrato che nell’intera storia della SMO siamo arrivati al punto di non ritorno. -
L’esigenza di una rinnovata istruzione per la Russia
L’educazione odierna priva i giovani sia della motivazione al lavoro che della capacità di pensare.
L’istruzione è il più grande disastro della Russia di oggi. Non è un caso che l’odioso Ministro dell’Educazione Livanov sia stato sostituito prima delle ultime elezioni della Duma nel 2016: era universalmente odiato, e sembrava eclissare persino Chubais. -
Chesterton: gli insegnamenti di un uomo buono
Qualche tempo fa rimasi particolarmente colpito da una frase di un amico, un uomo di fede, di cultura e di cuore: c’è bisogno di uomini buoni. È così; il trionfo della volgarità, del malaffare, dell’invidia e della cupidigia, dell’indifferenza e della corsa sfrenata verso la ricchezza, il piacere effimero, lo sfruttamento e il successo sono soprattutto la vittoria di spiriti malvagi.
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Governo Mishustin: focus sulla tecnologia
Sono stati così riassunti i risultati della selezione competitiva delle scuole di ingegneria avanzata, che saranno create in 15 regioni (tra cui, ad esempio, la regione di Pskov, che è completamente sconosciuta in quest’area) sulla base di 30 importanti università tecniche in Russia.
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La nostra risposta alla Lituania: l’arte del calcio educativo
Il 18 giugno, la Lituania ha bloccato il transito di una serie di merci e carichi dalla Russia alla regione di Kaliningrad. Secondo le stime del governatore della regione di Kaliningrad, Anton Alikhanov, le restrizioni imposte dalla Lituania hanno colpito fino alla metà dei beni e delle risorse fornite alla regione. È diventato possibile parlare di un blocco economico della regione.
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Esercizi di sovrastrutturalismo
Il ministro dell’Istruzione Bianchi ha un sogno (anche i competenti sognano): vuole che tutti gli studenti e i docenti cantino all’unisono l’Inno d’Italia in tutte le scuole del Regno, pardon, della Repubblica.
Ecco, perché questa sciocchezza merita un’osservazione supplementare?
Perché è un indice significativo di qualcosa di sciocco sì, ma pericoloso. -
“È una vergogna essere russi” è stato detto per anni. Nikita Mikhalkov ha indicato gli agenti silenziosi
Aleksandr Dugin ha parlato dei metodi e degli strumenti delle “guerre di rete” otto anni fa. E l’argomento è ancora più attuale oggi di quando il filosofo russo scrisse la sua relazione per il Club di Izborsk, in cui è riuscito a prevedere con grande precisione ciò che sta accadendo oggi.
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Il rifiuto del Processo di Bologna e le convulsioni ideologiche dell’élite
Parliamo del rifiuto del Processo di Bologna [N.d.T.: Si tratta del processo di riforma del sistema di formazione superiore a livello internazionale, cominciato nel 1999 presso l’Università di Bologna, da cui prende il nome. Tale accordo ha permesso un sistema pressoché unificato di riconoscimento ed equipollenza dei titoli accademici. Molti Stati europei aderiscono al Processo, ma da circa tre anni c’è un progressivo abbandono della convenzione.] Il punto focale è una questione di principio. L’introduzione del Sistema di Bologna faceva parte di un progetto complessivo: la piena integrazione della Russia nel mondo globale, il che significa adottare tutte le norme e le regole dell’Occidente, che viene preso come punto di riferimento per la globalizzazione.