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Tag: etnosociologia
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Le etnie bianche hanno un futuro?
Da molti anni il sito vdare.com è la voce che difende le etnie bianche che compongono il mondo della civiltà occidentale. In Francia la famiglia Le Pen cerca di difendere le etnie francesi. In Gran Bretagna, Enoch Powell e Nigel Farage hanno parlato a nome delle etnie britanniche. I Paesi europei meno visibili hanno avuto difensori delle loro etnie, ma nonostante le etnie bianche siano grandi maggioranze, presumibilmente i governanti in una democrazia, le etnie bianche sono a volte trattate dai “loro” governi come pericolosi “suprematisti bianchi”. Coloro che parlano a nome delle etnie bianche e in loro difesa sono demonizzati e perseguitati dai media e dai governi bianchi.
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Paradigmi sociologici e genere russo
Le caratteristiche specifiche della conduzione di questo sondaggio sono quelle di descrivere l’opinione dei “netizen” [N.d.T.: letteralmente, “netizen” è la fusione delle parole inglesi net e citizen, ovvero “rete” e “cittadino”, dunque traducibile come “cittadino della rete”], i “russi di Internet”. Sono molti? Sì, sono molti. In termini sociologici, i russi possono essere divisi in due categorie: “russi della TV” e “russi di Internet”, le quali differiscono in modo significativo nei loro atteggiamenti.
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La salvezza come idea dello Stato russo
A Mosca si è tenuto un altro Consiglio Mondiale del Popolo Russo (WRNS), in cui è stata sollevata (ancora e ancora) la questione della cosiddetta “idea nazionale” della Russia. “Cosiddetto” non è sarcasmo o scetticismo, ma qualcosa che richiede qualche chiarimento concettuale.
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Aleksandr Dugin e la strategia di organizzazione e comunicazione geopolitica della Tradizione
Sostanzialmente, il compito filosofico e metapolitico di Aleksandr Dugin in questo tormentato XXI Secolo, consiste nella capillare diffusione dell’ideale spirituale e metapolitico della Tradizione, attraverso la difesa ad oltranza e la valorizzazione delle Civiltà etnosociali e dei popoli che ancora si oppongono al totalitarismo liberale dell’Occidente.
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Albanesi della Novorussia: problemi e prospettive all’interno della Russia
La liberazione della regione dell’Azov, avvenuta in primavera, lo svolgimento di un referendum sul ritorno della regione di Zaporozhye alla Russia, nonché ulteriori prospettive di espansione dei territori liberati, mettono la Russia al primo posto: gli albanesi di Novorussia sono diventati nostri concittadini.
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La visione del mondo del Donbass
In tutti i secoli della storia russa ci sono state due Russie: la Russia dello Stato e la Russia del popolo. Queste due Russie erano in uno stato di sorda inimicizia, si temevano a vicenda, spesso si odiavano. Le autorità, per mantenere lo Stato, hanno bevuto tutto il succo del popolo, lo hanno oppresso brutalmente, temendo una rivolta popolare. Il popolo soffriva, sopportava, si piegava sotto l’oppressione, componeva canzoni malvagie, tumultuava, bruciava il palazzo del signore, impiccava i nobili alle querce e sognava Belovodie, un regno da favola, uno zar giusto (l’amante del popolo).
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Etnia, religione e polarizzazione in Nigeria
La Nigeria è un paese in cui la diversità si manifesta nella cultura, religione, etnia, lingua, clima, occupazione e istruzione. La diversità è solitamente predicata come forza quando il Paese affronta crisi etno-religiose che ne minacciano l’unità e la pacifica convivenza. Ma il suo ruolo di coesione è messo da parte quando l’etnia o la religione sono invocate per ingraziarsi o per ingannarsi a vicenda in politica. Ci sono state diverse prospettive nella narrazione sui problemi della Nigeria, con sforzi insignificanti per risolvere i problemi e rafforzare l’unità del paese.
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Il popolo russo come forza integratrice
Le idee di Zbigniew Brzezinski sulla geopolitica nel suo libro La grande scacchiera presentano una riorganizzazione del mondo da una prospettiva americana o, forse più precisamente, atlantista, con la possibilità di difendere gli interessi americani.
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La Leggenda del mankurt in Kazakistan
Ricordiamo i mankurt perché in Kazakistan vengono chiamati così i traditori degli interessi della nazione kazaka. Allo stesso tempo, non c’è differenza di quale nazionalità sia il “mankurt”, può essere sia russo che kazako. Gli sciovinisti del Kazakistan odiano persino i mankurt kazaki più delle altre nazionalità.
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Ethnos, popolo, nazione come categorie etnosociologiche
Il problema dell’uso dei termini “ethnos”, “nazione” e “popolo” è estremamente complesso, poiché storicamente sono stati usati come sinonimi o antonimi, o come sottocategorie l’uno dell’altro, e nelle configurazioni più inaspettate. E non si tratta nemmeno del “Sacro Romano Impero della Nazione Tedesca”, o di “nazioni” nell’Europa medievale. In Transilvania, ad esempio, solo gli ungheresi, i secessionisti e i tedeschi furono inclusi tra le “nazioni”; i rumeni ortodossi non furono inclusi nello status di “nazione”. Nel Commonwealth polacco-lituano l’espressione Gente Ruthenus, natione Polonus: origine rutena, nazione polacca.