Idee&Azione

Tag: fede

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    I russi non hanno voltato le spalle a Dio

    Il 16 aprile, giorno di Pasqua, è uscito il film Croce russa di Eduard Boyakov. Il ritorno al cinema di Eduard Boyakov si inserisce in una nuova fase della storia della cinematografia russa. Una storia che negli ultimi 30 anni ha conosciuto molta banalità e mediocrità, e allo stesso tempo molte speranze, la maggior parte delle quali non si sono realizzate. Eppure, a volte il cinema russo ha dato vita a qualcosa di genuino, di vivo, qualcosa che può essere chiamato cinema russo.

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    Gli attacchi alla Moschea di Al-Aqsa stanno prosciugando Israele su tutti i fronti

    Gli attacchi delle forze di occupazione israeliane ai fedeli della Moschea di Al-Aqsa hanno portato a una serie di sviluppi. Questi attacchi hanno provocato il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele e sono state condotte diverse operazioni di commando in Cisgiordania, ma il culmine delle azioni è stato il lancio di decine di razzi dal sud del Libano, seguito dall’aggressione dell’occupazione israeliana a Gaza e al Libano.

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    La grande cancellazione. Memento mori

    Aveva ragione Jean Pierre Lyotard, quando osservava – quarant’anni fa- la dissoluzione delle “ grandi narrazioni”, la crisi dei sistemi di pensiero e dei progetti a essi ispirati, tipici della modernità. La chiamò postmodernità per segnalare una mancanza, un’assenza; la modernità abbandonava i suoi presupposti e diventava postera di se stessa, un manierismo in attesa di una nuova “narrazione” a cui affidare il futuro. Adesso il tempo della postmodernità è finito, sostituito da una potente moda culturale nel segno della cancellazione e della corsa al nuovo. Lo stesso progresso- motore dell’occidente- è soppiantato da una categoria che Pierre- André Taguieff chiama “bougisme”, il culto del movimento fine a se stesso. La contemporaneità ha trovato il suo filo rosso.

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    Volere Dio

    Credere o volere: questo è il dilemma. Nella risposta ad esso troveremo il miracoloso siero che risveglierà Dio dalla sua morte, durata ormai oltre un secolo.
    Il potere ha sostenuto Dio, il trascendente, sinché gli è servito per i suoi scopi di dominio e profitto; poi il suo instrumentum regni principale è diventato quello monetario e finanziario, a cui oggi si affianca quello biologico; e la religione cristiana conseguentemente ha lasciato la trascendenza per farsi ancella e legittimatrice del liberal-capitalismo e della tecnocrazia biologica, sul piano del materialismo e dell’immanenza.

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    Il capitalismo produce il socialismo

    In questi giorni si parla molto di un crescente interesse per il socialismo. È un bel rompicapo se affrontato con i presupposti del tardo liberalismo: perché mai i vincitori della Guerra Fredda dovrebbero cercare di diventare i loro nemici sconfitti? Papa Pio XI ci aiuta a superare questo problema. Ci aiuta a capire che il socialismo non emerge dal nulla, ma piuttosto è prodotto dalla società liberale.

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    L’ABC dei valori tradizionali: il lavoro creativo

    Se Cristo avesse un libretto di lavoro, sarebbe indicato come falegname. Se Adamo avesse un libretto di lavoro, sarebbe registrato come giardiniere. I pastori che hanno sentito “gloria a Dio nel più alto dei cieli” erano pastori. Cioè, avrebbero avuto “pastore” nel loro libretto di lavoro. Così come il futuro re Davide. In generale, nella Bibbia non si trovano scansafatiche che ricevono rivelazioni. Troviamo invece grandi lavoratori. Infatti, il Signore cerca discepoli anche tra i pescatori.

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    L’ineluttabilità del Sacrum Imperium

    Finalmente!
    Non può che renderci particolarmente soddisfatti l’apprendere che alcuni noti e stimati intellettuali comincino a parlare, apertamente e con la dovuta attenzione, della sussistenza di una correlazione dialettica tra Imperium e decadenza dell’Europa. E ciò nell’ottica di una auspicabile renovatio del primo, quale risolutivo rimedio per la necessaria salvatio politico-sociale della seconda.

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    Il dogma dei più forti come i migliori

    Un dogma velenoso attraversa la nostra società ed è trasversale. È la prova di quanto sia decadente e in lenta, inesorabile decomposizione: la convinzione che in fondo non è colpa solo di chi fa il male in quanto cattivo, ma anche dei molti “deboli” che se lo fanno fare.

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    Silvano Panunzio. Perché abbiamo paura dei sapienti

    A 13 anni dalla morte e a oltre un secolo dalla nascita di quello che è a nostro avviso il più importante metafisico dell’ultimo secolo, potrebbe sembrare strano che il suo pensiero sia rimasto confinato in una ristrettissima cerchia, che non ci siano stati interessamenti – veri, intendiamo – nel mondo accademico; ma in realtà è per noi assolutamente naturale che sia così. Tragicamente e provvidenzialmente allo stesso tempo, naturale.