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Tag: gas naturale
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La rivoluzione iraniana a 44 anni: un’economia in difficoltà con un grande potenziale
A quarantaquattro anni dalla Rivoluzione islamica, l’Iran vanta un’economia più diversificata, progressi tecnologici e importanti traguardi di sviluppo, nonostante decenni di sanzioni occidentali volte a ostacolare tali progressi.
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Cina e Turkmenistan stipulano un partenariato strategico globale
In occasione della visita del presidente Serdar Berdimuhamedow a Pechino, il Turkmenistan e la Repubblica Popolare Cinese hanno stipulato un partenariato strategico globale, nuovo importante risultato della diplomazia cinese nel continente asiatico.
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Il processo di pace in Ucraina e l’equilibrio del potere globale
È naturale che l’operazione militare speciale di smilitarizzazione e denazificazione della Russia in Ucraina abbia portato a una divisione in oppositori, sostenitori e neutrali. Si tratta di una situazione difficile in qualsiasi conflitto militare. Conosciamo dal profondo della Storia casi simili di scontri iniziati con piccoli episodi di lotta per il potere e trasformatisi in guerre prolungate che si sono concluse con la sconfitta di una delle parti
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L’idea di una soluzione pacifica del conflitto ucraino attanaglia le menti dell’Occidente
Questo, in particolare, scrive il quotidiano tedesco Die Welt. I suoi autori John Kornblum e Rüdiger Lenz riferiscono che «sembra che siano già in corso consultazioni segrete per porre fine alla guerra in Ucraina». Politici occidentali come Scholz e Macron sperano ancora in una soluzione diplomatica alla guerra in Ucraina, segretamente gli Stati Uniti e l’Europa stanno già considerando una tale via d’uscita, ritiene la pubblicazione.
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La crisi ucraina e la prospettiva economica mondiale
L’analisi che proponiamo di seguito è stata effettuata dall’economista peruviano Marco Carrasco-Villanueva, funzionario del Ministero delle Donne e delle Popolazioni Vulnerabili di Lima. L’articolo che abbiamo tradotto è stato pubblicato in inglese sulla rivista TI Observer di aprile, curata dall’Istituto Taihe di Pechino.
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La tripolarità di Washington
L’American Center for Strategic Studies (CSIS), sotto la direzione di Anthony H. Cordesman, ha condotto un’analisi delle principali potenze mondiali. I risultati di questa analisi sono una bozza di lavoro che tenta di rivedere tre potenze mondiali: Stati Uniti, Russia e Cina. Include la differenza tra i modelli di spesa e la disponibilità di risorse in ogni singolo Stato, nonché il livello di sviluppo economico e il costo degli investimenti nell’esercito.
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L’Occidente dove troverà i rubli?
Putin ha ordinato che il mercato valutario interno della Russia sia preparato per il passaggio al regolamento in rubli delle forniture di esportazione, per il momento, in particolare di gas naturale. Questa domanda diventa urgente perché le banche dei “paesi ostili” (un termine tecnico che include l’UE e la maggior parte dei paesi di lingua inglese) stanno deliberatamente e volontariamente ritardando i pagamenti per l’energia russa. Pertanto, le consegne vengono ora effettuate a credito – credito basato sul rublo!
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L’Europa è condannata a dipendere dalle forniture di gas russo
La settimana scorsa, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il passaggio ai rubli per l’acquisto di gas naturale per i paesi ostili. Questo annuncio ha avuto un impatto immediato sul rublo, indebolendo il dollaro e l’euro. Gli Stati Uniti e i paesi dell’UE hanno mostrato una certa preoccupazione, poiché questo li costringerebbe ad aggirare le loro stesse sanzioni.
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L’Unione Europea “serva” degli Stati Uniti d’America
L’Unione Europea, a seguito dell’inizio dell’operazione speciale in Ucraina da parte della Federazione Russa in data 24 febbraio 2022, ha adottato ulteriori misure restrittive, in aggiunta a quelle del 2014, nei confronti di Mosca. Una scelta assunta di concerto con gli Stati Uniti d’America i quali, in forza della loro vocazione “imperialista” e guerrafondaia, hanno tutto l’interesse sia a dividere il c.d. “Occidente” dalla Russia, sia a consolidare il loro controllo in Europa.