You are here: Home » Great Reset
Recent Posts
- Zelensky a Sanremo, i cannoni al posto dei fiori
- L’ABC dei valori tradizionali: memoria storica e continuità intergenerazionale
- Attenzione all’elogio russo della posizione equilibrata di Israele nei confronti del conflitto ucraino
- La Rand sulla guerra NATO-Russia
- Hybris, la parola chiave della politica americana
Tag: Great Reset
-
Azzurro
Il potere della comunicazione permette a chi lo detiene di pensare di guidare il mondo. È sempre stato così, ma l’epoca digitale e la relativa capacità tecnologica consentono ai potentati privati di realizzare un’uniformità dell’informazione che permetterà loro di dirigerlo verso lidi che non potremo scegliere, navigando su barconi di cui saremo sguatteri.
-
La struttura
Se legittimamente possiamo non essere consapevoli di tutto, altrettanto colpevolmente non possiamo esimerci dall’operare per emanciparci dai vincoli che la struttura ci impone.
-
Il crollo
La tragica vicenda del crollo di parte del ghiacciaio del versante sud della Marmolada, è molto più seria di quanto possa indicare la conta dei deceduti e dei feriti. Essa sarà infatti sfruttata per integrare le politiche di controllo, elemento nodale del Great Reset. A sua volta, ultima terapia radicale dell’agonizzante Occidente.
-
Ausa – Autarchici Stati Uniti d’America
In merito alla guerra Nato-Russia, c’è un progetto in corso non ancora rivelato, che avanza sottotraccia. Non riguarda la salvezza della Russia, ma quella degli Usa e di altri brandelli d’Occidente.
-
La Via plumbea
Dal volume della realtà possiamo prendere solo gli elementi che restano impigliati nella nostra rete biografica. Sono andato a pesca e quanto qui sotto è quello che ho portato a casa.
Siamo alla colorazione di una bozza tracciata da molto tempo. “Per il nostro bene” ci dicono. Ma lo scopo necessario è radunare le forze e ridurre i costi per combattere la guerra mondiale dell’egemonia.
Più che mai la democrazia attuata rivela la distanza, ormai esiziale, da quella dichiarata. -
Piano terra [2/2]
Il punto è che l’Occidente ha la piena consapevolezza che le modalità, chiamiamole analogiche, del sistema non avrebbero avuto vita lunga. La società civile comportava due riflessi considerati incontrollabili. Il primo relativo alla quantità di persone. Otto miliardi di esseri viventi creano problemi ingestibili, per costi e organizzazione, nonché – alcuni problemi – per accumulo e smaltimento, qualunque cosa facciano.
-
Disertare l’emergenza, decretare dal basso lo stato di festeggiamento permanente
La narrazione dello stato d’emergenza permanente, prosegue a ritmo serrato basandosi su due punti di forza:
a) la brutalità della potenza di fuoco, ovvero il fatto di avere tutti i media mainstream assoggettati a una sola e unica funzione di propaganda ideologica;
b) la velocità del passare da un piano d’emergenza a un altro, senza dare alcuna chance di adattamento ed elaborazione neppure a quelle parti della società che si oppongono. -
Calpestare i camionisti: il Grande Reset diventa il grande risveglio
Ci sono poche parole per descrivere la profondità della depravazione del primo ministro canadese Justin Trudeau. Non ho nemmeno intenzione di provare.
Questi è una persona (perché nessun vero uomo governerebbe mai come lui) così mal preparata per il suo lavoro che non sa nemmeno come leggere correttamente il copione preparato. -
Consigli per i nemici
È meglio che il sistema di potere si giochi il tutto per tutto in quest’epoca storica, compreso i prostituti dello star system e i collaborazionisti disseminati nelle istituzioni grandi, medie e piccole.
-
Pensiero tragico vs. illusioni New Age
Di fronte a quello che sta accadendo, si possono avere due tipologie di visione critica.
Quella portata avanti da Giorgio Agamben e più modestamente da me, secondo la quale siamo dinanzi a una crisi di civiltà, secondo la quale “vediamo l’uomo scomparire come un volto di sabbia disegnato sul bagnasciuga”, secondo la quale l’assunzione del pensiero tragico dei greci – etica e volontà che s’oppongono all’ineluttabilità, alla Legge e alla stessa Ananke, la Necessità – è l’unico modo di affrontare il trionfo su scala globale del nuovo nazismo senza esserne soverchiati, senza sprofondare nella più totale disperazione.