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Africa: per un ritorno alla tradizione primordiale
Il processo di lotta per la liberazione dell’Africa comporta il dover affrontare i mali che affliggono il continente africano sotto tutti gli aspetti: economico, politico, militare, culturale e anche spirituale/religioso.
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Il cielo qui sulla terra: riflessioni ai margini del primo libro di Darya Dugina in lingua italiana
Darya muore, Darya vive!
Darya è morta. È una martire della politica. Anche la politica ha nella Storia i suoi martiri. Darya è una martire della Causa Eurasiatista la quale afferma la necessità della Tradizione, che si esprime metapoliticamente nella formazione di Civiltà multipolari in equilibrio e in sintonia tra di loro, che resistono e combattono contro l’anticiviltà del nuovo ordine mondiale.
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Il magico Gruppo di Ur-Krur (di Julius Evola, l’eretico) nell’interpretazione (metafisica) di malattia e guarigione (energetico-sciamanica)
Triennio 1927-1929. Dal pitagorismo al tantrismo, dalla rilettura dei documenti segreti sul processo contro Cagliostro alla Kabbalah ebraica, ripubblicando (traducendone alcuni per la prima volta in italiano) testi delle antiche tradizioni d’Oriente e d’Occidente, da Milarepa a Plotino, passando per la realizzazione secondo il Buddha fino alla visione magica della vita, compreso il cantico del Fuoco e la leggenda del sacro Graal.
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Controiniziazione: osservazioni critiche su alcuni aspetti della dottrina di René Guénon [6]
Ora qualche parola sulla Tradizione Primordiale. Dal nostro punto di vista, i contorni di questa Tradizione sono stati delineati con sorprendente chiarezza nelle opere del professore tedesco Herman Wirth, di cui Guénon ha pubblicato una recensione in Études traditionnelles. [Secondo Wirth, tutte le trame mitologiche, i simboli, i dogmi religiosi e i rituali esistenti, e inoltre tutte le lingue e gli alfabeti umani, si sono evoluti da un’unica protoforma calendariale: il Cerchio Sacro, accompagnato da una disposizione di segni proto-runici.
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Controiniziazione: osservazioni critiche su alcuni aspetti della dottrina di René Guénon [5]
Tra i principali esempi di contro-iniziazione che Guénon indicava c’era il culto del dio egizio Set, i cui resti sono sopravvissuti fin dai tempi più antichi, insieme a molteplici culti dei serpenti in Medio Oriente. Secondo Guénon, la misteriosa confraternita dell’Asino Rosso (o Drago Rosso) esiste ancora oggi e dirige segretamente i principali processi di civilizzazione in una vena infernale. Se ci allontaniamo dal sapore “poliziesco” di questa concettualizzazione, si presenta un’altra considerazione: Come può un gruppo esoterico di persone impegnate nel sacro – anche se in una dimensione così infernale, serpentina e forse frammentaria – aver provocato la completa ignoranza del sacro da parte del mondo moderno e aver contribuito alla diffusa affermazione del primato della quantità e all’approccio radicalmente anti-iniziatico caratteristico dello stile di vita moderno?
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Controiniziazione: osservazioni critiche su alcuni aspetti della dottrina di René Guénon [4]
Il concetto di contro-iniziazione di Guénon si basa su uno schema a cui egli aderisce in relazione a questioni più generali riguardanti la struttura della Tradizione. Guénon ha sempre tenuto presente il seguente modello tripartito:
1. Principio
2. Spazio intermedio
3. Periferia -
Controiniziazione: osservazioni critiche su alcuni aspetti della dottrina di René Guénon [3]
Da un lato, esistono profonde contraddizioni tra i sistemi religiosi tradizionali che appartengono ai regni superiori della metafisica. D’altra parte, queste forme tradizionali non sono immutabili, ma sono soggette a leggi cicliche. Le tradizioni attraversano periodi difficili di incarnazione storica, tra i quali, oltre alle naturali fasi di ascesa e caduta, esistono momenti ancora più paradossali che comportano l’emendazione della natura interna, l’alienazione e la trasformazione in qualcosa di essenzialmente diverso pur mantenendo gli attributi esterni.
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Controiniziazione: osservazioni critiche su alcuni aspetti della dottrina di René Guénon [2]
Le differenze tra le forme religiose possono costituire un fattore di profondità ben maggiore delle condizioni dell’esoterismo e possono affondare le radici nella metafisica stessa. Se con l’induismo e l’esoterismo islamico, in virtù della specificità delle loro tradizioni, la sintesi può essere realizzata piuttosto facilmente (mentre tutte le altre tradizioni vengono interpretate in termini esclusivamente peculiari), la questione si pone in modo diverso con le altre religioni.
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Controiniziazione: osservazioni critiche su alcuni aspetti della dottrina di René Guénon [1]
La questione della “controiniziazione” è la più oscura e ambigua di tutto il pensiero tradizionalista. Forse è una conseguenza della realtà stessa che i tradizionalisti, seguendo Guénon, denotano con il termine “controiniziazione”.
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Yuri Stefanov, visionario tra i mondi
Negli anni ’60 e ’80, l’underground esoterico tradizionalista nell’Unione Sovietica rappresentava un numero di gruppi e linee disparate, ma tutti hanno lasciato un segno luminoso nella poesia. Tutti i membri del circolo “Yuzhinsky” di Mosca (Yuri Mamleev, Evgeny Golovin, Geidar Dzhemal e Aleksandr Dugin dagli anni ’80) hanno scritto poesie vivide, che stanno ancora godendo di una meritata popolarità.