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Il socialismo ortodosso come immagine del futuro
Andrey Borisovich Kosterin è nato nel 1963 in una famiglia di militari. Si è laureato presso la Facoltà di Meccanica e Matematica dell’Università Statale Lomonosov di Mosca. Attualmente vive a Vladimir e lavora all’Università statale di Vladimir. È un credente ortodosso. Dal 2018 scrive articoli sul socialismo ortodosso, l’eurasiatismo e la geopolitica
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Socialismo ortodosso e “immagini del futuro”
I moderni critici del socialismo assomigliano talvolta a dei nevrotici che hanno avuto un “trauma infantile” nella loro infanzia, che non ricordano nemmeno (ma del quale sono stati informati da “benpensanti” come Solzhenitsyn) e al quale spiegano tutti i loro fallimenti, che sono avvenuti e per lo più non sono avvenuti (il fenomeno del cosiddetto “profitto perduto”).
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Il Council of Foreign Relations, l'”arma miracolosa” della geopolitica atlantica [2]
Non è esagerato dire che il rovesciamento del regime comunista in URSS è stato l’obiettivo principale del Council on Foreign Relations (CFR) per tutto il XX secolo. In seno alla WRC vi sono state contraddizioni e forti disaccordi su molte questioni (ad esempio, per quanto riguarda il nazismo e il potere di Hitler in Germania, il Consiglio ha impiegato molto tempo per sviluppare una politica consolidata, oscillando tra la “forte condanna” e il “tacito incoraggiamento”), ma per quanto riguarda l’Unione Sovietica e il movimento comunista, si è consolidato un consenso anticomunista.
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Il Council of Foreign Relations, l'”arma miracolosa” della geopolitica atlantica [1]
“Che vi piaccia o no, verrà istituito un governo mondiale. Se l’umanità non sarà d’accordo volontariamente, dovremo forzarla”. James Warburg (1950)
Da tempo esistono due visioni estreme sulle forze motrici della storia. La prima è che la storia è soggetta a rigorose leggi oggettive, che dipendono poco dalla volontà di re, presidenti e, a maggior ragione, di semplici mortali. L’unica cosa che si può fare è imparare le leggi in modo che, cogliendo i significati e le tendenze, si possa aiutare la storia a fare il suo lavoro nel modo più efficiente e indolore possibile. Questo punto di vista è stato incarnato con maggiore coerenza dal materialismo storico.
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Io sono Darya!
Uno dei concetti chiave della filosofia di Heidegger è l’Evento (Ereignis), il dispiegarsi dell’essere come vero essere. Non ogni evento è un Evento, ma solo l’Evento che ci fa risvegliare, uscire dalla corrente, riflettere su ciò che sta accadendo e sulle domande più dannose. Il primo evento di questo tipo nel 2022 è stato il “24 febbraio”, l’inizio di un’operazione militare speciale. In un istante il mondo è diventato Altro, qualcosa in esso è cambiato irrevocabilmente. È stato come se fosse caduto un velo e ci fosse stata rivelata una verità a lungo attesa, tanto attesa che molti di noi hanno disperato di aspettare…
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Sri Aurobindo: “Vedo solo Dio, il suo gioco nell’Universo e la sua Volontà nell’Umanità” [3]
L’aforisma di Whitehead secondo cui “tutta la filosofia europea non è altro che note a margine degli scritti di Platone” è diventato una frase popolare. Ma è una di quelle che vengono in mente quando si studia Sri Aurobindo. Immergendosi fin da giovane nella cultura europea occidentale e diventandone un profondo conoscitore, Sri Aurobindo ha dato vita a una ricostruzione originalissima del Vedanta, in cui si può scorgere un’indubbia, anche se implicita, influenza del platonismo, del neoplatonismo, dello gnosticismo e del cristianesimo mistico.
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Sri Aurobindo: “Vedo solo Dio, il suo gioco nell’Universo e la sua Volontà nell’Umanità” [2]
Il poema epico “Savitri” di Sri Aurobindo [1] si basa sull’antica leggenda vedica della devota moglie, la principessa Savitri, che con il potere del suo amore e della sua rettitudine vince la morte e riporta in vita il marito defunto, il principe Satyavan. Sri Aurobindo rivela l’essenza simbolica dei personaggi e della trama dell’antica leggenda e la usa per esprimere le proprie intuizioni e realizzazioni spirituali. Nel creare l’epopea si è proposto di esprimere a parole i livelli superiori di Supercoscienza a disposizione dell’uomo, per aiutare tutti i ricercatori spirituali a entrare in contatto con questi livelli e a elevarsi verso di essi.
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“La Russia non può vivere senza cristo!”
Il 24 marzo 2022 l’ideologo del socialismo ortodosso, l’autore regolare della Linea del Popolo Russo, filosofo, teologo, sociologo e matematico Nikolai Vladimirovich Somin ha compiuto 75 anni.
Somin è nato nel 1947, si è laureato al MIIT (ora MGUPS) in matematica applicata, ha conseguito un dottorato in fisica e matematica ed è uno dei principali ricercatori dell’Istituto di problemi informatici dell’Accademia russa delle scienze. Laureato nel 1998 presso l’Istituto teologico ortodosso Svyato-Tikhonovsky (dipartimento di catechesi), conseguendo il Baccalaureato in Teologia.