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Tag: liberalismo
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L’ABC dei valori tradizionali: la famiglia forte
Konstantin Malofeev: Un’altra parte del nostro “ABC dei valori tradizionali” è dedicata alla famiglia – la lettera “S” [N.d.T.: in russo “famiglia” si scrive sem’ya, семья]. Il documento Foundations of State Policy for the Preservation and Strengthening of Traditional Spiritual and Moral Values (I fondamenti della politica statale per la conservazione e il rafforzamento dei valori spirituali e morali tradizionali) elenca la famiglia forte come uno di questi.
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Anno 2022, l’inizio della fine dell’ordine mondiale made in USA
Come si può facilmente prevedere, l’anno trascorso è stato l’ultimo per il dominio dell’Occidente a guida anglo USA, durato diversi secoli, e che ora sta combattendo soltanto battaglie difensive per mantenere la sua vecchia posizione egemonica.
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L’azione conservatrice – Un think tank tradizionalista ci ripensa
Con il crollo del comunismo, la società rumena si è trovata in uno stato di profonda perdita di direzione assiologica. Pochi si sono accorti in prima persona del fatto che la dissoluzione del sistema comunista ha lasciato un enorme vuoto nella mente collettiva.
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La profezia della filosofia russa sul crollo della civiltà liberale occidentale e sulla missione storica della Russia
Nelle circostanze attuali, è necessario innanzitutto vedere i cambiamenti tettonici e storici, le cui radici possono essere rintracciate all’inizio del XIX secolo. La filosofia russa è sempre stata coinvolta nelle questioni storiche mondiali e ha cercato di comprendere gli eventi storici. Era al passo con i tempi e prevedeva il futuro. Cerchiamo di capire se le profezie dei pensatori russi si sono avverate.
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Breve storia del Caos: dall’antica Grecia al Postmoderno [2]
Sembrerebbe che la SMO parli di un conflitto tra due ordini mondiali – uno unipolare, rappresentato dall’Occidente collettivo e dall’Ucraina, e uno multipolare, difeso dalla Russia e da coloro che sono in qualche modo dalla sua parte (in primo luogo Cina, Iran, Corea del Nord, alcuni Stati islamici, in parte India, Turchia, ma anche Paesi latinoamericani e l’Africa). È proprio questo il caso, ma guardiamo il problema da una prospettiva che ci interessa e scopriamo quale ruolo gioca il caos.
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Dove andrà il Brasile?
Molti ricordano il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, che ha supportato la deforestazione in Amazzonia, il populismo di destra e i problemi durante la pandemia. Tuttavia, la questione della politica estera è spesso trascurata quando si valutano le tendenze di un paese. Di recente, per una serie di motivi, il Brasile, che è un gigante per superficie e popolazione, è diventato una specie di nano diplomatico.
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Fuga dalla caverna del liberalismo
Platone sosteneva che l’intelletto dell’uomo poteva liberarlo dall’irrealtà della caverna; Sant’Atanasio diceva che la vera religione poteva liberare l’uomo dall’idolatria, cioè dalla situazione in cui l’uomo chiama reale l’irreale. In The Politics of the Real, D.K. Schindler si unisce a questa tradizione, definendo la nostra grotta particolare e il nostro idolo più caro come il liberalismo.
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Lo specchio delle idee
Da bambino facevo fatica a distinguere il lato destro da quello sinistro, sinché, mancino, risolsi il dilemma osservando, nel dubbio, la mano che utilizzavo per scrivere, mangiare, impugnare attrezzi. Nel mio piccolo universo di sogni e fantasticherie, il problema più affascinante era lo specchio: nell’immagine riflessa, la destra diventava sinistra e viceversa.
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La breccia ideologica
Non ci salveranno le vecchie zie. Lo sognava Leo Longanesi addirittura nel 1953, scrivendo un sapido libello interrogativo: ci salveranno le vecchie zie? Per il sulfureo polemista romagnolo la speranza era ancora lecita; cinque anni prima era stato il voto femminile a gonfiare le vele della DC nel cruciale scontro con il Fronte Popolare. Saggezza popolare delle italiane di ieri.
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I liberali contro Mishustin
Nella mia ultima rubrica ho scritto della battaglia del governo Mishustin contro i suoi stessi liberali e non – il Ministero delle Finanze e la Banca Centrale – che stanno disperatamente cercando di non far crescere la nostra economia. E se un tempo sembrava che Mishustin stesse vincendo, ora sta diventando chiaro che l’avversario è saldamente consolidato.