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Tag: malattia
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La ratio biopolitica: una introduzione teoretica
Max Weber ha dimostrato che il capitalismo non è solamente una forma di struttura economica, ma un peculiare tipo di razionalità individuale e sociale. In altre parole, non esiste il capitalismo perché vi sono individui avidi che pensano soltanto al guadagno personale, o nella misura in cui un sistema sociale presuppone una competizione tra i suoi attori, per diventare più ricchi rispetto agli altri. Questi tipi esistono da quando il mondo è mondo.
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La strage silenziosa del sistema Covid: quando i familiari chiedono verità e giustizia
Quanto vale una vita umana? Non in termini di costi standard e neppure secondo reddito o patrimonio. Quanto vale? Gli ultimi due anni e mezzo ce lo hanno dimostrato. Ecco qui delle storie tanto incredibili quanto terrificanti che svelano cos’è diventata la sanità italiana e quanto conta la Persona al cospetto del sistema Covid, così efficiente da essere spietato: un maledetto ossimoro, visto che la nostra “Salute prima di tutto” è il mantra con cui si governa. E, stando solo alle parole, è come dovrebbe essere: prima la salute. Anzi, intanto diamo la precedenza a chi, in merito, ha molto da raccontare.
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Il magico Gruppo di Ur-Krur (di Julius Evola, l’eretico) nell’interpretazione (metafisica) di malattia e guarigione (energetico-sciamanica)
Triennio 1927-1929. Dal pitagorismo al tantrismo, dalla rilettura dei documenti segreti sul processo contro Cagliostro alla Kabbalah ebraica, ripubblicando (traducendone alcuni per la prima volta in italiano) testi delle antiche tradizioni d’Oriente e d’Occidente, da Milarepa a Plotino, passando per la realizzazione secondo il Buddha fino alla visione magica della vita, compreso il cantico del Fuoco e la leggenda del sacro Graal.
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Senza rimedio
Come nella malattia degenerativa, quando il malessere si mostra materialmente, nessun rimedio spirituale permette di recuperare la condizione di salute.
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Diario dell’infermo. Idealisti, materialisti e donne [11]
Tornare in patria.
Per certi motivi, ho preferito l’aereo al viaggio in auto, e anche questo si è rivelato un test per il mio corpo indebolito.
Eravamo partiti da Mosca il Giovedì Santo alle 21.00 con il mio autista e un amico osseto, e avevamo guidato fino a Vladikavkaz senza fermarci.
L’autista e il mio amico osseto si sono alternati e il Venerdì Santo alle quattro del pomeriggio eravamo già a Vladikavkaz. -
Diario dell’infermo. Idealisti, materialisti e donne [11]
Dopo essermi ammalata, ieri ho avuto la mia prima conversazione pubblica, non online, ma faccia a faccia. Non sono ancora tornato in patria, quindi la conversazione si è svolta nella cerchia degli amici ortodossi russi di Mosca, che conosco bene.
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Diario dell’infermo. Idealisti, materialisti e donne [10]
Negli ultimi mesi, le storie di bambini adottati attraverso i social media hanno attirato la mia attenzione. Mia moglie segue queste storie e a volte me le racconta. Quando sento tutto questo, mi si spezza il cuore. Si scopre che dall’epoca sovietica a oggi esiste una pratica profondamente radicata di bambini strappati ai genitori e adottati da altri.
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Diario dell’infermo. Idealisti, materialisti e donne [9]
In una mattina gelida ho svegliato i ragazzi. I più grandi mi fecero un cenno e si rotolarono nei loro letti, il che significava che dovevo lasciarli soli e che sarebbero usciti da soli se non si fossero riaddormentati.
Sollevai affettuosamente i più piccoli per le braccia nei loro letti, e loro mi guardarono stupidamente finché non si ricordarono perché li stavo svegliando. Poi sono salito nella cappella, e mentre pregavo la mia mente vagava, pensando all’acqua santa e alla prosfora. -
Diario dell’infermo. Idealisti, materialisti e donne [8]
Durante la stesura di questo Diario, ho detto ripetutamente che il suo scopo principale è quello di essere utile ai lettori, specialmente a quelli che sono malati. In questo capitolo, quindi, permettetemi di riassumere e sintetizzare le esperienze che ho fatto nel corso dei mesi e le tecniche che si sono rivelate utili nel mio caso. Non ho usato la parola “tecnica” invano.
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Diario dell’infermo. Idealisti, materialisti e donne [5/6]
A quanto pare non possiamo esaurire il tema dell’attuale tragedia russo-ucraina in un solo capitolo del Diario, e quindi permettetemi di ritornarci di nuovo.
In questa Quaresima è molto difficile parlare di questa guerra fratricida senza sentirla e viverla. La guerra è la più grande tragedia, un orrore universale, non risparmia né i vecchi, né le donne, né i bambini.