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Tag: menzogna
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La strategia della menzogna
Nel febbraio 1990, mentre i diplomatici occidentali e sovietici stavano negoziando i dettagli dell’unificazione tedesca, un funzionario statunitense – secondo quanto riferito dall’allora Segretario di Stato James Baker – assicurò verbalmente che la NATO non si sarebbe espansa “di un solo centimetro verso est”.
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Disney, Balenciaga e gli spettri
La casa di moda Balenciaga, del gruppo Kering, gigante del lusso titolare dei marchi Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Alexander McQueen, Brioni, Boucheron, Pomellato, DoDo, Qeelin, ha impostato la propria campagna pubblicitaria natalizia su immagini di bambini con in mano orsetti di peluche legati e insanguinati, vestiti con calze a rete, tra catene e abiti d’impronta sadomaso.
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Come le guerre segrete dell’informazione britannica prendono di mira la Russia, minacciando civili e giornalisti
A fine luglio è circolata online un’intervista scioccante a un combattente del Battaglione Azov catturato.
Nella clip, il prigioniero di guerra ha affermato che Oleksiy Arestovych, un tempo consigliere chiave del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, prima della guerra aveva ordinato al suo reggimento neonazista (tra le altre unità militari) di eseguire e filmare “brutali omicidi” di soldati russi catturati, al servizio di una “campagna informativa”. -
Omaggio bordelese a Darya Dugina: “Nella sua vita, Darya ha scelto la luce. L’ha ugualmente scelta nell’eternità.”
In seguito all’assassinio di Darya Dugina, avvenuto lo scorso 20 agosto, una quindicina di amici e compagni che l’avevano conosciuta bene durante i suoi studi a Bordeaux, si sono riuniti sabato 27 agosto per dedicare questa giornata alla sua memoria e per essere vicini alla sua famiglia nel pensiero e, per alcuni, nella preghiera.
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Elezioni politiche 2022, fatte le regole trovato l’inganno
Rispettando le prerogative del ruolo che ricopre a tutela della Costituzione e dei principi in essa contenuti – tra cui il più importante: la sovranità appartiene al popolo – il nostro amato Presidente della Repubblica ha deciso di sciogliere le camere a metà luglio, consegnando a parte dell’estate la fase più calda del processo elettorale: la presentazione delle liste.
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Il servizio fotografico di Vogue degli Zelensky svela la farsa in cui si è trasformato il conflitto ucraino
Gli occidentali sono stati indottrinati a credere che la Prima Famiglia sia in difficoltà proprio come i loro compatrioti. Zelensky, ad esempio, non si cambia quasi mai la camicia, così la gente ha pensato che la vita del Presidente ucraino deve essere molto difficile se non riesce nemmeno a praticare una corretta igiene. L’ultima cosa che avrebbero potuto aspettarsi è che in realtà vive una vita piuttosto sciccosa con la moglie, entrambi appaiono totalmente spensierati e rilassati.
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Quel leggero sospetto sottaciuto per due anni: la pandemia come fase propedeutica alla guerra mondiale
Secondo la circolare inviata il 10 maggio dal governo italiano alla magistratura, in caso di guerra nucleare occorrono lockdown e uso della mascherina.
Non ricorda qualcosa?
Nei primi mesi del 2020, scrissi che l’emergenza pandemica stava generando, nella psicologia di massa, le precondizioni per l’accettazione passiva di un eventuale stato di guerra. Non affermai, però, che la pandemia fosse deliberatamente utilizzata a tale fine: un po’ perché penso tutt’ora che il fine dell’emergenzialismo sanitario sia soprattutto la riconversione del sistema produttivo e delle istituzioni, un po’ perché allora temevo di essere qualificato come complottista. -
La menzogna coloniale celebra 74 anni di falsi e furti di terre
La corsa alla colonizzazione europea per la conquista di altri popoli in tutto il mondo aveva la sua narrativa e le sue giustificazioni per sostenere se stessa e la propria opinione pubblica nello spiegare peccati di occupazione altrimenti inspiegabili. Doveva anche avere un senso. Le maggiori ex potenze coloniali come Francia, Gran Bretagna e Italia hanno utilizzato narrazioni simili per sottolineare la loro invasione militare di altre nazioni. Una narrativa più “moderna” viene utilizzata ancora oggi.
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Informazione, libertà e narrazioni geopolitiche
Non c’è niente da fare: la cantilena del mainstream è: “Da noi in Occidente c’è libertà di stampa e informazione, in Russia c’è solo propaganda”. Non c’è niente da fare: i sedicenti analisti Occidentali tutti i giorni ci spiegano cosa ha in testa Putin, che l’Ucraina ha battuto i russi, che l’Occidente deve sostenere con armamenti l’Ucraina e possibilmente interrompere la fornitura di gas. Non c’è niente da fare: i soldati russi sono orchi ignobili che mangiano bambini, stuprano, torturano, usano armi chimiche, sparano alla schiena ai civili che escono dai rifugi per andare ad acquistare il latte per i neonati ospitati negli ospedali deliberatamente bombardati dai russi mentre gli ucraini, sulla riva del lago procedono alla moltiplicazione dei pani e dei pesci, ridonano la vista ai ciechi, guariscono dalla lebbra i diseredati di Gerusalemme, resuscitano Lazzaro e i suoi cugini.
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La meglio gioventù
Sono bellissimi gli adolescenti. Sono una sfida alle torri degli adulti, e forse anche per questo sono splendidi.
Sono ancora vivi. La loro anima pulsa.
Stracciano il velo dell’ipocrisia dei grandi, quei giovani che vogliono andare a scuola, vogliono studiare, vogliono costruire il loro futuro e non perdere fiducia nel prossimo, e non avere paura dell’altro.