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Tag: militare
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Analisi dell'”Operazione militare speciale” dell’Azerbaigian contro l’Armenia
L’Armenia e l’Azerbaigian si sono accusati a vicenda di aver riacceso martedì le ostilità lungo il loro confine condiviso, le cui tensioni sono legate al conflitto del Karabakh, non ancora completamente risolto nonostante il cessate il fuoco mediato da Mosca del novembre 2020, che ha portato Baku ad attaccare obiettivi all’interno del territorio universalmente riconosciuto del suo vicino. Una missione guidata dal Segretario Generale della CSTO sarà inviata in Armenia per indagare su quanto appena accaduto, ma i combattimenti continuano ancora da mercoledì mattina ora locale. A tutti gli effetti, sembra che l’Azerbaigian stia conducendo una propria “operazione militare speciale” contro l’alleato di mutua difesa della Russia.
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A sei mesi dal crollo dell’Ucraina, il mondo è cambiato per sempre
Sei mesi dopo l’inizio dell’Operazione militare speciale (OMS) della Russia in Ucraina, le placche tettoniche geopolitiche del XXI secolo sono state dislocate con una velocità e una profondità sorprendenti, con immense ripercussioni storiche già in corso.
Parafrasando T.S. Eliot, questo è il modo in cui il (nuovo) mondo inizia, non con un lamento ma con un botto. -
SMO, la battaglia per la “fine della storia”!
Ragioniamo sul significato filosofico della SMO (N.d.T. ricordiamo ancora una volta ai lettori che SMO è acronimo di Special Military Operation, ovvero Operazione Militare Speciale). La SMO è indissolubilmente legata al concetto di “fine della storia”, non solo perché Francis Fukuyama, che ha scritto il famoso testo dal titolo La fine della stori”, fin dal primo giorno della SMO si è unito attivamente alla lotta ideologica contro la Russia dalla parte dei nazionalisti ucraini e si è persino unito personalmente all’organizzazione terroristica Bellingcat che, tra l’altro, ha cercato di dirottare un aereo militare in Russia, anche se questo fatto è di per sé molto espressivo; il fatto centrale è che la Russia si oppone direttamente al globalismo, a quel “totalitarismo liberale”, come ha detto apertamente il Presidente Putin, che è un’ideologia, e la “fine della storia” gioca un ruolo fondamentale nella sua struttura.
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Le truppe NATO in Donbass proseguono i crimini contro i civili
Su tutti i fronti nel Donbass le difese ucraine stanno cadendo come un castello di carte. Il Quartier Generale della Difesa Territoriale della DPR annuncia la liberazione del villaggio di Gladosovo nella regione di Gorlovka. Peski è completamente liberato. La pulizia continua a Maryinka. Più della metà del territorio è stato sgomberato ed è sotto il controllo russo.
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Filosofia della guerra – Mardan intervista Aleksandr Dugin
L’eternità e la filosofia sono più importanti di qualsiasi altra cosa
С. Mardan: – In onda su Radio “Komsomolskaya Pravda” Sergey Mardan. Parleremo con Alexander Dugin, filosofo russo. Alexander Guevich, salve.
А. Dugin: – Salve.
С. Mardan: – Prima della trasmissione, un conoscente mi ha chiesto, quando ha saputo che avrei parlato con Dugin: di cosa parlerai? Qual è l’ordine del giorno? Parlerò con un filosofo russo dell’eternità. In quel momento stavo scherzando, ma poi ho pensato: la filosofia, infatti, è una conversazione sull’eternità. O sull’eternità. Forse avete un’idea che vorreste esprimere? -
I militari ucraini cominciano a uccidersi fra loro
Nel serpentarium ucraino è arrivata la dura quotidianità: i neonazisti, che sanno mostrare miracoli di coraggio quando si tratta di torturare civili e prigionieri di guerra, si rifiutano sempre più di seguire gli ordini del comando e di andare in prima linea.
Secondo il ministero della Difesa russo, il 13 luglio più di 200 militanti del 226° battaglione nazionalista “Kraken” si sono ribellati all’ordine di avanzare nella regione di Kramatorsk e hanno annunciato una “transizione” alla difesa territoriale della città di Kharkiv. Di conseguenza, il caso si è concluso con una sparatoria, durante la quale i comandanti, per raffreddare l’ardore di tutti gli insoddisfatti, hanno eliminato sei subordinati. -
Ritorno dell’Intermarium?
Il 20 giugno, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha affermato che l’Ucraina dovrebbe aderire al progetto Trimorya (Three Seas Initiative).
«L’Ucraina dovrebbe essere membro della Three Seas Initiative. È sbagliato che il nostro Stato sia lasciato al di fuori di questa meravigliosa iniziativa», ha sottolineato il capo del regime di Kiev, parlando al vertice di unificazione del 20 giugno. -
La svolta eurasiatica della Russia
La Russia è molto grande, un’enorme nave continentale. È difficile spostarla rapidamente su una rotta diversa a causa della sua ingombro, ma anche continuare a seguire l’inerzia verso l’abisso non è un’opzione. Esiste quindi un problema molto complicato di tempistica delle riforme eurasiatiche (e non ce ne sono altri nella nostra situazione).
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Procrastinazione geopolitica
La formula di Carl von Clausewitz, secondo cui la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi, è rafforzata nel XXI secolo dalla geoeconomia, dove le catene di approvvigionamento, le tecnologie promettenti e il controllo dei beni finanziari e di altro tipo obbligano a prendere decisioni in tempi rapidi e a considerare gli effetti a cascata che possono verificarsi in una situazione complessa. L’operazione
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Demoralizzazione e caos sul fronte
Il rapido declino del morale e la completa demoralizzazione osservati nei ranghi dell’AFU stanno iniziando a presentare un chiaro problema per la leadership ucraina: una conclusione del genere è stata condivisa da Andrew Kramer, un pubblicista degli Stati Uniti.