Idee&Azione

Tag: moneta

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    Il mercato libero europeo è il sistema economico più costoso del mondo

    Come non abbastanza noto, il capitalismo mercantile e bancario che decretò la fine del Medio Evo nacque negli Stati italiani tra il 1200 ed il 1400 e si concretò in una serie di invenzioni rivoluzionarie quali la banca, i contratti commerciali, la lettera di cambio e la contabilità a partita doppia. Il percorso che ha portato agli odierni sistemi economici occidentali fu poi completato dalla rivoluzione industriale del 1760-1840, che fu invece una impresa principalmente della Gran Bretagna.

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    Problemi del sistema finanziario statunitense

    L’approccio per stimolare l’economia è chiamato politica monetaria o monetarismo. Il principale teorico della politica monetaria è stato l’economista liberale Milton Friedman, che l’ha formulata all’Università di Chicago negli anni Cinquanta. Friedman riteneva che la politica fiscale fosse largamente inefficace e sosteneva invece che l’offerta di moneta – la quantità di denaro in circolazione – fosse la chiave per mantenere un’economia stabile.

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    Il crollo della Silicon Valley Bank ha mostrato che il re è nudo

    A metà dello scorso anno è apparso chiaro che l’America si stava dirigendo verso una crisi nel prossimo futuro, quando la Federal Reserve ha iniziato a inasprire la sua politica monetaria. La Banca Centrale Americana ha iniziato ad aumentare il tasso di riferimento, giustificandolo con la necessità di reprimere l’inflazione, che ha raggiunto livelli record.

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    Il riavvicinamento iraniano-saudita darà un colpo mortale al dollaro

    Non c’è dubbio che le prossime mosse saudite a sostegno del petroyuan, prese in coordinamento con Iran e Russia, catalizzerebbero la prossima fase naturale della de-dollarizzazione. Il commercio del settore reale tra Russia e CCG, che passerà per l’Iran attraverso il Corridoio di trasporto Nord-Sud, sarà condotto in valute nazionali e preparerà i tre paesi al momento in cui decideranno di dare il colpo di grazia al petrodollaro.

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    Nomadismo industriale

    “Le fluttuazioni selvagge dei prezzi dell’energia e i persistenti problemi della catena di approvvigionamento minacciano l’Europa con quella che, secondo alcuni economisti, potrebbe essere una nuova era di deindustrializzazione. Nel frattempo, Washington ha presentato una serie di incentivi per la produzione e l’energia verde. Secondo gli amministratori delegati, l’ago della bilancia pende sempre più a favore degli Stati Uniti, soprattutto per quanto riguarda i progetti di produzione di prodotti chimici, batterie e altri prodotti ad alta intensità energetica”, afferma il Wall Street Journal.

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    Un sistema monetario internazionale multilaterale

    L’economia mondiale ha un problema con il dollaro. La dipendenza dalla valuta di un singolo paese come principale mezzo mondiale per organizzare il commercio, effettuare accordi finanziari e immagazzinare valore crea una serie di squilibri economici iniqui e tensioni politiche, sia all’interno degli Stati Uniti che nell’economia globale.

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    Il moltiplicatore keynesiano, quella cosa sconosciuta ai consiglieri economici di Giorgia Meloni

    Iniziamo subito con il dire che in economia il c.d. ‘moltiplicatore keynesiano’ è uno strumento fondamentale di analisi macroeconomica.
    La prima elaborazione del meccanismo del moltiplicatore del reddito si deve a Richard Kahn, allievo di John Maynard Keynes, che ne espose il funzionamento in un articolo del 1931. Keynes successivamente lo incorporerà nel suo modello relativo agli effetti della spesa pubblica, riprendendo quell’intuizione e rielaborandola nella sua Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta (1936).

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    Europa dell’Est: l’Europa occidentale paga, la commissione UE versa, e gli USA… comandano!

    Da sempre la propaganda crea le sue innumerevoli “vulgate” innanzitutto via semplificazione. Quando si approfondiscono le analisi, si scopre che le prove storiche della falsità delle varie “vulgate” sono perlopiù ampiamente disponibili, ma di fatto vengono analizzate solo dagli specialisti della materia. A colpi di “vulgate” – una sopra o dentro l’altra, modello matrioska russa – si finisce così per perdere il filo di questioni assolutamente essenziali.

  • Thumbnail for the post titled: La fine di un’era di inversione antropogeografica: la pressione insostenibile delle frange precarie di una civiltà in contrazione, la geopolitica di Peter Pan – parte II

    La fine di un’era di inversione antropogeografica: la pressione insostenibile delle frange precarie di una civiltà in contrazione, la geopolitica di Peter Pan – parte II

    Molti problemi si sono presentati. Tra questi ci sono la recessione economica; fallimento di piani e iniziative; ignoranza sistematica delle richieste di giustizia fiscale e monetaria per tutti; crisi dell’euro; Brexit e irredentismo nel Regno Unito, Spagna, Belgio, Francia, Danimarca e Italia; instabilità prolungata nella regione euromediterranea (crisi del debito nell’Europa meridionale – paesi che sono stati esaminati e ridicolizzati con il soprannome di PIGS, combinati con stati falliti in tutta la regione).

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    Moneta digitale della banca centrale: rischi e miti

    Le valute digitali delle banche centrali (CCC) potrebbero trasformare radicalmente il sistema finanziario statunitense, finendo per usurpare il settore privato e mettere in pericolo le libertà fondamentali degli americani. Sebbene i CSDC abbiano attirato l’attenzione dei politici, delle banche centrali e dell’industria tecnologica, questo esperimento dovrebbe essere lasciato alla carta.