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- Impero. Epilogo.
- Gespensterdebatte
- L’ultima teoria cospiratoria dell’Occidente è che la Russia abbia massacrato i minatori cinesi in Africa
Tag: ordine
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Il vertice a Mosca fra Cina e Russia fa tremare gli Stati Uniti
I peggiori incubi della elite di potere statunitense si stanno avverando con l’incontro a Mosca fra i due leader, il cinese Xi Jinping e il russo Vladimir Putin.
Non a caso la cricca anglosassone guarda con ansia ai prossimi negoziati che si stanno svolgendo a Mosca. A tutti gli effetti, quali che siano le dichiarazioni di prammatica, sembra assodato che Mosca e Pechino hanno deciso di unire le forze per seppellire l’egemonia americana. -
L’ineluttabilità del Sacrum Imperium
Finalmente!
Non può che renderci particolarmente soddisfatti l’apprendere che alcuni noti e stimati intellettuali comincino a parlare, apertamente e con la dovuta attenzione, della sussistenza di una correlazione dialettica tra Imperium e decadenza dell’Europa. E ciò nell’ottica di una auspicabile renovatio del primo, quale risolutivo rimedio per la necessaria salvatio politico-sociale della seconda. -
Il vero obiettivo: rimodellare l’ordine internazionale
Dopo un anno di conflitto in Ucraina si nota che le conseguenze di questo vanno molto al di là delle parti in guerra: Russia e Ucraina con la NATO coinvolta sempre più direttamente. Questo si ricava dal fatto che non esiste un paese che non abbia risentito delle ripercussioni di quella guerra e quanto meno dei suoi effetti economici.
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L’incontro tra Blinken e Wang Yi, fra dure parole e confronto
Sabato scorso, il Segretario di Stato Anthony Blinken e il Direttore della Commissione centrale per gli affari esteri Wang Yi hanno tenuto un atteso incontro a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco.
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Anno 2022, l’inizio della fine dell’ordine mondiale made in USA
Come si può facilmente prevedere, l’anno trascorso è stato l’ultimo per il dominio dell’Occidente a guida anglo USA, durato diversi secoli, e che ora sta combattendo soltanto battaglie difensive per mantenere la sua vecchia posizione egemonica.
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Ordine Catecontico
Se consideriamo il problema del caos in prospettiva filosofica e storica, diventa molto chiaro che la SMO riguarda la lotta della Russia contro la civiltà del caos, che è, di fatto, la nuova democrazia, rappresentata dall’Occidente collettivo e dalla sua rabbiosa struttura di prossimità (l’Ucraina). I parametri di questa civiltà, il suo profilo storico e culturale, la sua ideologia in generale sono abbastanza facili da identificare.
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Economia politica e nuovo ordine multipolare
Chiunque abbia mai aperto un buon manuale di economia politica non può non aver notato come questa sia intrinsecamente legata alla scarsità delle risorse. L’economia politica è quella scienza umana che si occupa della produzione e della distribuzione della ricchezza, della formazione dei prezzi e, soprattutto in ambito neoclassico, della massimizzazione delle funzioni dell’utilità e del profitto. L’economia nasce come scienza atta a ottimizzare le risorse scarse. La scarsità è, dunque, il concetto chiave su cui poggia l’intera filosofia economica e che trova la sua giustificazione nella “legge dei rendimenti decrescenti” di Ricardo.
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Breve storia del Caos: dall’antica Grecia al postmoderno [1]
I più attenti partecipanti al fronte ucraino notano la natura peculiare di questa guerra: il fattore caos è aumentato enormemente. Questo vale per tutti i lati della SMO, sia per le azioni e le strategie del nemico che per il nostro comando, per il ruolo drammaticamente accresciuto della tecnologia (droni e aeromobili di ogni tipo) e per l’intenso supporto informativo online, dove è quasi impossibile distinguere il fittizio dal reale. Questa è una guerra del caos. È tempo di rivedere questo concetto fondamentale.
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Politica senz’Arte
Questi due maestosi termini, che dovrebbero accompagnarsi di continuo, sembrano in realtà vivere due esistenze parallele. Assai di rado di arte si sente parlare durante le campagne elettorali, e nell’esercizio dei governi; e nelle cronache quotidiane l’arte è sempre relegata in fondo alla fila: prima vengono altre questioni assai più importanti, così almeno ritiene l’uomo d’oggi.
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Preparare l’ordine nuovo
Per definire il nostro spazio di possibilità storico bisogna comprendere la collocazione che abbiamo all’interno della traiettoria della nostra civiltà.
Noi tutti, italiani, europei, occidentali ci troviamo all’interno di una fase di crisi epocale, potenzialmente terminale, del mondo liberale che ha preso forma poco più di due secoli fa.