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- Stato di emergenza per intervento all’estero sino al 24 maggio 2023 per la Repubblica d’Ucraina: l’Italia si dimentica della Turchia e della Siria?
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Tag: pace
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Bennet (Israele): “Gli Stati Uniti hanno bloccato i tentativi di un accordo di pace tra Russia e Israele”
L’ex primo ministro israeliano Naftali Bennett ha dichiarato sabato in un’intervista pubblicata sul suo canale YouTube che gli Stati Uniti e i loro alleati occidentali hanno “bloccato” i suoi sforzi di mediazione tra Russia e Ucraina per porre fine alla guerra nei suoi primi giorni.
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L’ambasciatore russo in India ha smentito la proposta di pace di Lula simile al G20
La Russia sta dando ai più accaniti sostenitori di Lula un necessario esame di coscienza, nel modo più politico possibile, stroncando la sua proposta di pace simile a quella del G20 attraverso l’ultima dichiarazione indiretta del suo ambasciatore in India, che l’ha definita non seria e non in linea con gli interessi di Mosca.
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L’Italia ed il conflitto tra Federazione Russa e Repubblica d’Ucraina: fino a che punto la nostra classe politica è disposta a seguire il Presidente della Repubblica d’Ucraina?
È in corso di conversione in questioni giorni il decreto-legge del 02 dicembre 2022 n. 185 con il quale il Governo italiano ha prorogato sino al 31 dicembre 2023, previo atto di indirizzo delle Camere, la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina.
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È da tempo finita l’era delle grandi mobilitazioni di massa per la pace
È da tempo finita l’era delle grandi mobilitazioni di massa, delle grandi contestazioni. Il sentimento della protesta è stato sterilizzato e sul perché e il per come qui non mi soffermo. Oggi, sporadicamente, si hanno mobilitazioni solo per la causa “transizione ecologica”, ovvero per la “rivoluzione verde” che, a differenza delle grandi mobilitazioni del passato, hanno il pieno supporto mediatico, media che come ben sappiamo sono i megafoni conformi ai grandi interessi economico-finanziari; basti pensare alla glorificazione di Greta fatta girare come una trottola in tutti i luoghi di potere delle istituzioni mondiali: parlamenti nazionali, ONU, Parlamento europeo etc., oggi scalzata dal podio più alto da Zelensky.
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Armi alla Repubblica d’Ucraina, la posizione dell’Italia all’interno del Consiglio dell’Unione Europea: si è scelto l’interventismo ma era possibile astenersi
Con le decisioni (PESC) 2022/338 e 2022/339 del 28 febbraio 2022 il Consiglio dell’Unione Europea, nel quadro dello strumento europeo per la pace (EPF) per il finanziamento da parte degli Stati membri delle azioni dell’Unione nell’ambito della politica estera e di sicurezza comune per preservare la pace prevenire i conflitti e rafforzare la sicurezza internazionale ha deliberato, rispettivamente, di finanziare la fornitura alle forze armate ucraine di materiale e piattaforme militari concepiti per l’uso letale della forza (decisione 2022/338) e di finanziare l’erogazione di attrezzatture e forniture non concepite per l’uso letale della forza, quali dispositivi di protezione individuale, kit di pronto soccorso e carburante alle forze armate ucraine (decisione 2022/339).
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L’aggressività delle grandi potenze e l’inettitudine delle Nazioni Unite
I difetti istituzionali delle Nazioni Unite (ONU) hanno permesso alle grandi potenze, in particolare agli Stati Uniti, di promuovere i loro interessi a scapito degli scopi principali dell’organizzazione. Non è riuscita a evitare le guerre; pace e sicurezza sono ormai un ricordo del passato. Mentre sono cambiate solo le tattiche e gli schemi di battaglia, le fiamme del conflitto non sono mai state spente.
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Le ragioni degli sforzi della Germania per assumere la guida delle azioni anti-iraniane
Le azioni anti-iraniane della Germania alimentano il sospetto che i governanti di Berlino vogliano rendere il mondo inconsapevole del “ritorno della Germania alle impostazioni di fabbrica” nel campo dell’estremismo razziale, che è una risposta all’umiliazione dell’America, portandosi avanti e usando slogan sui diritti umani.
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Sfide comuni e fiducia nel futuro – I messaggi augurali di Xi Jinping e Mattarella
Il discorso di fine anno del presidente Xi Jinping è cominciato con un riferimento al XX Congresso del Partito Comunista Cinese: evento di grande importanza per tutto il Paese, in quanto momento cardine per comunicare le traiettorie future dello sviluppo della nazione cinese.
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Sotto la bandiera di Satana
“In tutta la Storia, non c’è nessun caso di un paese che abbia tratto vantaggio da una guerra prolungata.” – Sun Tzu, “L’arte della guerra”.
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Milioni di rifugiati, sostituzione dei bianchi, razze miste: la “reingegnerizzazione della vita” secondo gli oligarchi globalisti
Ogni nuovo anno viene messo in evidenza l’inganno dei media occidentali e della sua classe politica, che sfornano canzoni che augurano a tutti un felice anno nuovo suonando ripetutamente “la guerra è finita se lo vuoi” di John Lennon. Pochi riescono a vedere, al di là della facciata di amore fraterno, che questo rituale annuale si svolge in un contesto di guerre incessanti, operazioni di cambio di regime con milioni di morti, invalidi e sfollati.