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- Il debito nazionale degli Stati Uniti ha raggiunto il tetto, l’economia sprofonda
- Perché le catene globali del valore dovrebbero essere chiamate catene globali della povertà
- 2023: anno del gatto o del coniglio?
- Unipolarismo vs Multipolarismo: apocalisse in arrivo?
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Multilateralismo senza egemonia
2018: un editoriale del Financial Times, dal titolo “Multilateralismo senza leadership americana”, offriva un’interessante valutazione sui cambiamenti dell’ordine mondiale alla luce del declino relativo degli Usa.
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Sfide comuni e fiducia nel futuro – I messaggi augurali di Xi Jinping e Mattarella
Il discorso di fine anno del presidente Xi Jinping è cominciato con un riferimento al XX Congresso del Partito Comunista Cinese: evento di grande importanza per tutto il Paese, in quanto momento cardine per comunicare le traiettorie future dello sviluppo della nazione cinese.
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G20, prospettive di dialogo Cina-USA
Il G20 di Bali giunge nell’ultima fase di un anno difficilissimo per la stabilità globale. Con lo scoppio della guerra in Ucraina, il rialzo dell’inflazione a livello globale, cominciato già alla fine del 2021 a seguito della ripresa post-pandemica, ha raggiunto vette elevatissime, soprattutto in Europa, dove la rottura delle relazioni con la Russia ha sconvolto in pochi mesi una rete di approvvigionamento energetico costruita in decenni.
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Elezioni mid-term: dinamiche interne e ripercussioni internazionali
Sebbene i risultati definitivi arriveranno soltanto più avanti, le elezioni di medio termine statunitensi hanno già consegnato un quadro piuttosto bloccato. Il Senato viene confermato ai Democratici, sebbene per pochissimo, mentre la Camera dei Rappresentanti dovrebbe andare ai Repubblicani.
Come apparso già dopo i primi due giorni di spogli, la cosiddetta “onda rossa” del Grand Old Party, prevista da alcuni sondaggi prima del voto, non c’è stata. -
Chi vuole la rottura fra Europa e Russia?
Con le esplosioni provocate in precisi punti del Nord Stream 1 e del Nord Stream 2 nelle acque della zona economica esclusiva della Danimarca, la sicurezza energetica europea è venuta definitivamente meno. Il sistema di approvvigionamento Europa-Russia costruito nel corso degli ultimi venticinque anni appare irrimediabilmente compromesso e qualunque sarà il risultato delle indagini condotte dalle autorità dei Paesi scandinavi coinvolti difficilmente le cose torneranno come prima.
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Sviluppo e pace per unire l’umanità
Ciò che emerge dalla prima giornata del XX Congresso del PCC è la conferma dell’impegno a lavorare incessantemente per perseguire la più grande ambizione cinese: la promozione di una comunità umana dal futuro condiviso. Un’idea, quest’ultima, che si regge su due grandi obiettivi della politica estera cinese, altrettanto ambiziosi perché funzionali alla costruzione di un destino condiviso con gli altri popoli della terra: sostenere e promuovere la pace e lo sviluppo comune.
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USA: la più grande minaccia alla pace mondiale
La visita di Nancy Pelosi a Taiwan è grave, una pura provocazione contro la RPC. L’inalienabilità dell’isola dal territorio cinese è un principio su cui si è costruito un consenso internazionale fin dall’inizio degli anni Settanta, tanto in ambito ONU (risoluzione 2758), quanto al livello di accordi bilaterali con tutti i Paesi del mondo (fatte salve alcune micro eccezioni).
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“Giornalismo di guerra” Vs “Giornalismo di pace”
La ragione è la facoltà umana per comprendere il mondo attraverso il pensiero, in contrasto all’intelligenza, che è l’abilità umana per manipolare il mondo con l’aiuto del pensiero. La ragione è lo strumento dell’uomo per arrivare alla verità, l’intelligenza è lo strumento dell’uomo per manipolare il mondo con più successo; la prima è essenzialmente umana, la seconda appartiene alla parte animale dell’uomo. Erich Fromm, 1955
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Il contesto storico di piazza Tienanmen. Pulsioni di un cambiamento senza fondamenta
Il 4 giugno è ormai assurto a ricorrenza internazionale, o meglio occidentale. La cosiddetta “strage” di Piazza Tienanmen – che non fu vera strage ma piuttosto guerriglia urbana tra manifestanti e forze armate – è l’arma mediatica principale che, a distanza di trentatré anni dagli eventi, i media statunitensi e britannici utilizzano, seguiti acriticamente dal circuito mainstream dell’Europa continentale, per ricordare all’opinione pubblica che il nostro, malgrado tutto, è ancora il migliore dei mondi possibili.
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La politica degli Stati Uniti verso la Cina è pericolosa
Sembra che la politica degli Stati Uniti verso la Cina stia diventando molto pericolosa in quanto frutto di una grande confusione strategica. Non sono in pochi a sostenerlo e non da ieri. Per molti autorevoli osservatori come K. Mahbubani e J. Nye, adottare una logica da guerra fredda nel XXI secolo è totalmente errato e rischioso. Non solo il panorama economico mondiale è cambiato radicalmente, più multipolare ed interdipendente, ma anche quello politico. La Cina non è l’URSS e gli Usa non sono più il polo economico dominante.