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Recent Posts
Tag: pensiero unico
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Complottista e pure terrapiattista!
Quando la denigrazione allo stato puro diventa l’unico fine del giornalismo, tutto fa brodo pur di ottenere il risultato voluto. Senza nemmeno risparmiare il reale senso delle parole, il linguaggio viene allora volgarmente manomesso in modo da far sembrare ogni cosa quel che non è.
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Il mondo capovolto di Lupo De Lupis
Per caso abbiamo ascoltato il dialogo tra due bambine delle scuole elementari: compunte, serissime come sanno essere a quell’età, discutevano dei massimi sistemi e sostenevano che i lupi sono buoni. Parola delle maestre. Ci è venuto in mente un cartone animato di tantissimi anni fa, il cui protagonista era Lupo De Lupis, “il lupo tanto buonino”. Aveva un romantico, mondano accento francese e, a differenza dei lupi delle fiabe e di quelli veri, era animato da ottimi sentimenti. Incompreso, finiva sempre per essere picchiato e cacciato, vittima del pregiudizio di essere un lupo.
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Il cigno. In memoria
Nel nostro mondo in rovina vi sono giorni più oscuri di altri. Pesano più di altri poiché ci ricordano della notte buia in cui viviamo. Una libera pensatrice è stata assassinata.
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Il pilota automatico della democrazia terminale
Nel bosco dei ribelli è giunta notizia che in Italia si terranno le elezioni politiche il 25 settembre. Accogliamo l’informazione con uno sbadiglio, seguito da un debole sorriso. Anche il Drago ha gettato la spugna, forse spaventato dall’autunno freddo per mancanza di energia, dalla conseguente inflazione e dalla possibilità di reazioni popolari.
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Piano terra [1/2]
I ruderi della democrazia. Declino del capitalismo atlantico. Progetto progressista-ordoliberista per mantenere l’egemonia mondiale. Diversivi per spostare l’attenzione. Comunicazione tsunamica per il pensiero unico. Obbedienza popolare genuflessa per la libertà di uno spritz. Controllo individuale per una vita a punti. E altro.
Al piano terra del palazzo, entrando in ascensore, incontro un vecchio amico. -
Viva la guerra
Possiamo girarci intorno. Possiamo aver paura di parlarne. Possiamo credere che le cose stiano diversamente. Possiamo convincerci dell’assurdità che comporta. Possiamo perfino dire che la storia insegna per sottoscrivere che la guerra è male. Ma, liberi da ideologie e dal loro ontologico moralismo, la sola osservazione possibile che possiamo fare sulla storia è che essa, certamente, si ripeterà. Non è vero che la cosa sola certa è che moriremo. È di pari verità che, finché gli uomini si identificheranno nei sentimenti che provano, la storia si ripresenterà nell’eterno ritorno dell’identico. La storia è sentimento e i sentimenti sono solo due. Se non escogitiamo come fare per divenire amore, l’equilibrio, per quanto momentaneo, ce lo renderà solo l’odio.