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Tag: porta
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La svolta “sbagliata” porta alla “quarta svolta”
Negli ultimi quattrocento anni, gli europei occidentali hanno vissuto una “visione” molto particolare, che si distingue da quelle precedenti. Mentre Galileo portava avanti la sua sperimentazione in Italia, fu Francis Bacon a definire una chiara teoria del procedimento induttivo: fare esperimenti e trarne conclusioni generali, da verificare con ulteriori esperimenti.
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Coraline e la porta magica, il lato oscuro del Femminile e la filosofia dell’apollineo e dionisiaco [14]
L’aspetto predatorio è quello che caratterizza le streghe e gli esseri malvagi nelle fiabe, nelle favole e nel fantasy. Negli esseri viventi tale aspetto è legato alla sopravvivenza. Possiamo affermare che la predazione ha origine antichissima e si può rintracciare già nelle primissime forme di vita unicellulari. Infatti, le cellule eucariote contengono i mitocondri.
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Coraline e la porta magica, il lato oscuro del Femminile e la filosofia dell’apollineo e dionisiaco [13]
Se vogliamo tratteggiare le caratteristiche di Beldam e di Coraline, possiamo affermare che Beldam è Persefone e Coraline e Kore. Persefone è una dea oscura e malvagia: è la grande madre regina malvagia, come Venere di Amore e Psiche e come Grimilde e Beldam; è quindi una divinità malvagia; ella è il lato oscuro della luna. Kore/ Luna è più timida e più buona, e in quanto timida e introversa, ella è il lato luminoso della luna. Le caratteristiche morfologiche dell’anatomia di Persefone e quindi della personalità Persefone sono un viso molto lungo, capelli lunghi prevalentemente di colore nero, sguardo malefico e occhi neri.
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Coraline e la porta magica, il lato oscuro del Femminile e la filosofia dell’apollineo e dionisiaco [12]
Appena entra nell’appartamento, un’atmosfera di solitudine e oscurità avvolge Coraline. Nelle stanze una luce rosso chiaro e soffusa usciva lentamente. Coraline entra e la vera altra madre era lì: con un aspetto malvagio e arrabbiata con Coraline: u ragno- mantidiforme alto due metri, con due mani metalliche e un viso da incubo, un teschio con due grandi occhi bottoni.
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Coraline e la porta magica, il lato oscuro del Femminile e la filosofia dell’apollineo e dionisiaco [9]
La figura della Fanciulla perseguitata fa la comparsa nella favola di origine Berbera Amore e Psiche, contenuta nel romanzo di Apuleio Lucio o Le metamorfosi o l’asino d’oro. Nella favola di Amore e Psiche, troviamo molte caratteristiche simili anche alla favola di Coraline: il trovare un posto pieno di meraviglie e cibi deliziosi, nella favola Amore e Psiche la fanciulla Psiche trova un castello, in Coraline la fanciulla Coraline scopre l’altro mondo), lo smarrimento nel bosco, la figura malvagia di Venere che la perseguita, le prove da superare, l’aiuto da parte degli animali: sono elementi universali che possiamo ritrovare in tutte le fiabe.
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Coraline e la porta magica, il lato oscuro del Femminile e la filosofia dell’apollineo e dionisiaco [7]
Dopo che Coraline ebbe il colloquio con il gatto, si reca subito alla casa / teatro di Ms. Pink e Ms. Forcible, dove c’è in programma un imminente esibizione di loro due. Appena entra a teatro trova soltanto dei cani con i bottoni sugli occhi come pubblico: erano tutti uguali agli stessi barboncini neri delle due attrici: oltre a Coraline, l’unico “essere umano “presente in sala era l’altro Whyborn con i bottoni sugli occhi.
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Coraline e la porta magica, il lato oscuro del Femminile e la filosofia dell’apollineo e dionisiaco [6]
La porta, la caverna, il pozzo e altre entrate con porte e portoni, oppure come gli antri delle montagne, sono tutti portali che conducono in altri mondi e in altre dimensioni. Tali portali li troviamo per esempio nella fiaba di H. T. A. Hoffmann “Lo Schiaccianoci e il Re dei topi (1816), contenuta nella raccolta I Fratelli di San Serapione (1816). Ma i portali per entrare in altri mondi li incontriamo soprattutto nel genere Fantasy e fantastico, in opere come “ Le cronache di Narnia “ ( 1950- 1956 ) , soprattutto nel racconto “ Il leone, la strega, l’armadio” ( 1950 ) , nel “ Il Signore degli Anelli “ ( 1954 – 1955- 1956 ) , dove in particolare nel primo libro “La compagnia dell’ anello” ( 1954) e nel terzo “ Il ritorno del re “( 1956 ) , compaiono numerosi portali e porte, come la porta del regno del popolo dei Nani del primo romanzo della Trilogia.
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Coraline e la porta magica, il lato oscuro del Femminile e la filosofia dell’apollineo e dionisiaco [5]
Mentre Coraline sta giocando, incontra come detto prima Whyborn, il quale si presenta e stringe subito amicizia con Coraline. Il ragazzino afferma di abitare nelle vicinanze con sua nonna, la quale aveva una sorella scomparsa per ragioni misteriose e mai chiarite. Per tale motivo non vuole assolutamente che si allontani troppo dalla sua casa.
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Coraline e la porta magica, il lato oscuro del Femminile e la filosofia dell’apollineo e dionisiaco [4]
Dopo il primo viaggio nell’ altro mondo, Coraline va a trovare il vicino Mr. Bobinskij, il quale le riferisce che i suoi topolini hanno un messaggio per lei: il messaggio è quello di non attraversare la porticina della sua cameretta. Ma Coraline non comprende il messaggio di allarme perché si era totalmente dimenticata del primo viaggio nell’ Altro Mondo, e risponde a Mr. Bobinskij che la porta era stata murata con dei mattoni.
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Coraline e la porta magica, il lato oscuro del Femminile e la filosofia dell’apollineo e dionisiaco [3]
Quando Coraline è dentro il salotto della casa misteriosa, sente la voce di sua madre che sta cantando in cucina:
“che cosa ci fa la mamma in cucina di notte!”, pensò.
“mamma?!, che cosa ci fai in cucina di notte”, chiese stupita Coraline,
E non appena entra in cucina scopre che questa sua Altra Madre porta i bottoni cuciti sugli occhi.