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Tag: suicidio

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    Le implicazioni strategiche dell’attacco suicida contro l’ambasciata russa a Kabul

    Lunedì un attentatore suicida si è fatto esplodere all’esterno dell’ambasciata russa a Kabul, uccidendo almeno 25 delle numerose persone che erano in coda per ricevere i visti e due impiegati dell’ambasciata. Sebbene al momento della pubblicazione di questa analisi non si sappia con esattezza chi sia il responsabile di questo attacco terroristico, è indubbio che esso abbia implicazioni strategiche. Il presente articolo le tratterà quindi brevemente prima di concludere con qualche parola su ciò che potrebbe accadere in seguito.

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    Sedersi e guardare l’Europa che si suicida

    Lo stupefacente spettacolo dell’Unione Europea che commette un harakiri al rallentatore è qualcosa che si racconterà per i secoli avvenire. Come un remake di Kurosawa a buon mercato, il film parla in realtà della demolizione dell’UE da parte degli Stati Uniti, con il dirottamento di alcune esportazioni chiave di materie prime russe verso gli Stati Uniti a spese degli europei.
    Aiuta avere un’attrice della quinta colonna posizionata strategicamente – in questo caso l’incompetente capo della Commissione Europea Ursula von der Lugen – con il suo vociferante annuncio di un nuovo pacchetto di sanzioni schiaccianti: navi russe bandite dai porti dell’UE; aziende di trasporto su strada dalla Russia e dalla Bielorussia vietate ad entrare nell’UE; niente più importazioni di carbone (oltre 4,4 miliardi di euro all’anno).

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    Confessioni di un teppista

    Nel 1895 veniva alla luce Sergej Aleksandrovic Esenin, in un piccolo paesino di campagna: Konstantinovo. Siamo vicino a Rjazan, Russia occidentale. Sergej cresce con i nonni, contadini benestanti. Suo padre lavorava come impiegato a Mosca. Già bambino componeva versi. Un prodigio.
    Coltivò l’immagine del poeta contadino, anche se la sua famiglia non rappresentava quella Russia indigente che con la prima guerra mondiale si ritrovò ancora più in miseria.