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Tag: tecnocrazia
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Come superare lo stallo paradigmatico. La morte del paradigma liberale e l’ascesa della tecnocrazia
Ringrazio l’amico tedesco Peter Topfer per aver preso nota del mio intervento alla recente conferenza internazionale sulla multipolarità. Se il mio modesto contributo è stato notato, è perché ho cercato di mettere in evidenza che al momento, nonostante i grandi conflitti tra i vari Paesi, tutti seguono sommessamente la stessa agenda globalista.
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Azione Conservatrice: Chi siamo, chi sono i nostri nemici e a cosa aspiriamo
Azione Conservatrice è un think tank tradizionalista che comprende intellettuali della Romania e della Repubblica di Moldova. Siamo emersi come reazione vigorosa allo stato deplorevole in cui è giunto il nostro spazio duraturo nella storia dopo la disgregazione del sistema comunista e l’aggregazione degli Stati ex-comunisti al modello occidentale.
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Aiutalo che Dio t’aiuta
Chi sa un po’ di cose di Russia, anche ad un livello poco più che impressionistico, sa che l’establishment di Russia Unita e la classe dirigente espressa da Putin costituiscono, nella tassonomia politica russa, un elemento nazionalista ma moderato. Il governo di Putin, anche con i suoi elementi diciamo “tecnocratici” (Lavrov, Nabiullina, Mishustin, ecc) nel corso degli anni ha tenuto a bada elementi ben più radicali, intransigenti e lì sì davvero espansionisti.
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Processo demo-Draghi-co
Ieri Massimo Franco (Corriere della Sera) spiegava con la consueta pacatezza come il governo in Italia non può più tornare nelle mani del parlamento.
Dopo Draghi c’è solo Draghi o un “commissariamento estero”. -
Potenze terrene
Il mondo odierno è dominato dalla (pare) inarrestabile ascesa della superpotenza cinese, che guida lo sviluppo economico, scientifico, tecnologico, militare, e la globale svolta autocratica e autoritaria di tutti i sistemi di potere del mondo. Non mostra significativi punti deboli o destabilizzanti. È anche un gigante finanziario e manifatturiero. Ha una popolazione enorme, sottomessa, disciplinata, su cui l’oligarchia al potere esercita un penetrante e incontrastato dominio e controllo, nel perseguire l’espansionismo e la supremazia mondiale. È il prototipo dello Stato zootecnico totale.
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La Via plumbea
Dal volume della realtà possiamo prendere solo gli elementi che restano impigliati nella nostra rete biografica. Sono andato a pesca e quanto qui sotto è quello che ho portato a casa.
Siamo alla colorazione di una bozza tracciata da molto tempo. “Per il nostro bene” ci dicono. Ma lo scopo necessario è radunare le forze e ridurre i costi per combattere la guerra mondiale dell’egemonia.
Più che mai la democrazia attuata rivela la distanza, ormai esiziale, da quella dichiarata. -
Tecnocrazia sovrana
Stiamo proiettando vecchi atteggiamenti e percezioni sulle nuove condizioni della Russia. L’impressione è che stiamo ancora applicando i criteri di una battaglia disperata tra due campi – i traditori liberali trattenuti (sesta colonna) e i patrioti disperatamente trattenuti, sui quali il governo avrebbe dovuto logicamente contare, ma che rimangono ancora chiusi in un recinto o in cantina. Si ha talvolta l’impressione che i due campi siano bloccati in un combattimento mortale – e questo nonostante il lancio di un’operazione militare speciale.
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Anche il plasma entra nel ddl concorrenza
È passata sotto traccia la modifica che l’articolo 17 del disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza per l’anno 2021 di iniziativa Governativa andrebbe ad apportare all’articolo 15 della legge 21 ottobre 2005 n. 219 “Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati”.
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Le nuove regole anticipano il “nuovo ordine globale”, l’Italia prima della classe
Il regime tecno-sanitario impersonato dal duo Draghi Speranza procede deciso nello stringere il cappio intorno alla libertà dei cittadini per completare il suo percorso di edificazione del nuovo sistema di controllo sociale/sanitario. L’Italia è un campo sperimentale che deve indicare il percorso anche ad altri paesi, noi italiani siamo stati prescelti.
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La spallata finale?
L’elezione di Mario Draghi alla Presidenza della Repubblica sancirebbe in Italia un passaggio ad un presidenzialismo de facto senza legittimazione popolare (si potrebbe usare un’altra definizione politica per questa fattispecie). Il progetto, piuttosto trasparente e supportato da autorevoli testate giornalistiche, è quello di una Presidenza della Repubblica che di fatto sceglie il proprio successore alla Presidenza del Consiglio nel novero dei propri portavoce o plenipotenziari.