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Tag: Grande Reset
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Teoria e prassi del collettivismo oligarchico
Nell’intero corso del tempo sono esistiti al mondo tre tipi di persone: gli Alti, i Medi e i Bassi. Inizia così un libro nel libro, Teoria e prassi del collettivismo oligarchico, inserito da George Orwell nel suo capolavoro, 1984.
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Azione Conservatrice: Chi siamo, chi sono i nostri nemici e a cosa aspiriamo
Azione Conservatrice è un think tank tradizionalista che comprende intellettuali della Romania e della Repubblica di Moldova. Siamo emersi come reazione vigorosa allo stato deplorevole in cui è giunto il nostro spazio duraturo nella storia dopo la disgregazione del sistema comunista e l’aggregazione degli Stati ex-comunisti al modello occidentale.
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Non avrai nulla e sarai felice?
You’ll own nothing and you’ll be happy. Non possiederai nulla e sarai felice. In inglese il verbo to own indica l’atto di possedere, essere proprietari. È la frase simbolo dell’Agenda 2030, del Grande Reset pensato, voluto e realizzato a tappe forzate dall’oligarchia globalista.
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L’intellighenzia dei senza Io
Lo scettro delle élites finanziarie occidentali, “illuminate” dal Dio massonico meglio conosciuto
come Lucifero, è l’unico tesoro idealmente custodito come un talismano di eterna prosperità
nel cuore avvizzito di quegli intellettuali di sinistra (d’ora in poi “Dem”) orfani da decenni
dell’utopia comunista. -
La balena bianca
Qualcuno dall’Est ha chiesto: come vivono gli occidentali in Occidente nell’autunno del 2022, sotto una cabala di potere e un’ideologia dell’odio ormai apertamente in guerra con il mondo intero?
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Le 10 cose più inquietanti e distopiche proposte dal World Economic Forum
Quando si parla di World Economic Forum (WEF) si allertano immediatamente le antenne dei complottisti, si irrigidiscono le giunture degli sbufalatori, così, mentre il campo si divide in schieramenti, molto spesso tendenti alla semplificazione e all’etichettatura della parte opposta, la storia procede per il suo corso, governata, che piaccia o meno, dai centri di potere.
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Il mondo ha bisogno di un rinascimento, non di un reset: i prometeici romperanno finalmente le catene? [1/2]
All’inizio, vedendo vedevano male,
e udendo non sentivano, ma, come fantasmi rannicchiati nei
sogni, la storia perplessa dei loro giorni li sconcertava; -
Propaganda e censura. La democrazia dello spettatore
Il sistema non ammette più deroghe e discrepanze. È obbligatorio essere fedeli alla linea, come ai tempi dell’Unione Sovietica. L’unica differenza è che la linea è dettata dall’apparato propagandistico ideologico delle sedicenti democrazie occidentali. Torna in auge la censura e intellettuali di antico lignaggio liberale, come Angelo Panebianco, esigono dal pulpito di grandi giornali che non suonino più campane diverse. Si riferiva allo spazio eccessivo che, a suo giudizio, sarebbe concesso a posizioni non allineate con il mainstream sulla guerra in Ucraina.
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Davos, la Grande Narrazione
Tutto si può dire delle oligarchie globaliste, fuorché manchino di chiarezza. Nessun complotto: è tutto alla luce del sole. Spiegano da anni a chi vuol ascoltare qual è il progetto che perseguono e lo mettono per iscritto in libri a disposizione di tutti. In particolare, spicca l’attivismo editoriale del Forum Economico Mondiale di Davos e del suo gran ciambellano, Klaus Schwab.
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Libertas in veritate: contro la falsa verità dell’uomo moderno
Siamo in tanti, impegnati a comprendere cosa sta avvenendo in Ucraina; alcuni intuiscono che gli eventi hanno un significato non solo territoriale ma anche per il mondo e per la storia.
La cosa certa è che la verità non la troviamo nelle narrazioni ufficiali, dobbiamo prima di tutto assumerci il peso della ricerca delle fonti, vagliando tutto. Ma non basta. Occorre anche avere uno sguardo più ampio.