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- L’Ambasciatore russo in Italia punta il dito su Draghi: Roma potrebbe davvero essere il centro del Grande Reset!
- La fine del mondo (basato su regole)
- Oracolo e Miracolo
Pensiero
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L’Ambasciatore russo in Italia punta il dito su Draghi: Roma potrebbe davvero essere il centro del Grande Reset!
Se il progetto elitario del Grande Reset, il quale – come ben sappiamo, prevede il ribaltamento delle nostre vite per come le abbiamo vissute fino ad oggi – fosse ancora in atto, come pare lo sia; chi di noi non vorrebbe sapere chi ne tira le fila?
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Oracolo e Miracolo
L’anima ha una parte inferiore, sensuale, corporea, e una parte superiore, spirituale che contiene le facoltà dell’intelletto, della volontà e della memoria.
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La resa dei conti tra Netanyahu e Biden è inevitabile?
Il ritorno al potere di Netanyahu in coalizione con diversi partiti di ultra-destra e ultra-ortodossi sarebbe un siluro alla linea di galleggiamento degli Accordi di Oslo, in quanto intende continuare con la sistematica campagna di insediamenti illegali, il cui penultimo episodio sarebbe l’annuncio della creazione dei nuovi insediamenti di Asif e Matar con l’obiettivo confessato di “raddoppiare la popolazione delle alture del Golan”.
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L’ABC dei valori tradizionali: la vita
Konstantin Malofeev: Oggi, in un’altra parte del nostro “ABC dei valori tradizionali”, parleremo della lettera “Zh”: la vita [N.d.T.: “vita” in russo si dice zhizn’, in cirillico жизнь].
Aleksandr Dugin: “Vita”, come dimostrano i nostri storici linguistici, non è una parola russa autoctona. L’antica parola russa è “pancia”. Significava “vita”. Ma “vita” compare nel Credo, per descrivere una forma speciale di vita, “la vita dell’età futura”. Quindi la stessa parola “vita”, apparentemente così semplice e familiare, richiede uno studio molto serio. -
Socialismo ortodosso e “immagini del futuro”
I moderni critici del socialismo assomigliano talvolta a dei nevrotici che hanno avuto un “trauma infantile” nella loro infanzia, che non ricordano nemmeno (ma del quale sono stati informati da “benpensanti” come Solzhenitsyn) e al quale spiegano tutti i loro fallimenti, che sono avvenuti e per lo più non sono avvenuti (il fenomeno del cosiddetto “profitto perduto”).
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Aziende IT, un progetto sulle tecnologie o un nuovo potere?
I nostri tempi sono caratterizzati dai cambiamenti senza precedenti portati dalla rivoluzione industriale. La tecnologia sta avanzando a un ritmo e a una scala tali da iniziare a influenzare tutti i settori della vita. È ormai lecito parlare dell’emergere di un nuovo potere: quello delle aziende IT. Il potere delle aziende informatiche si estende non solo all’area dell’informazione su Internet, ma penetra anche nella vita politica dei Paesi, creando nuove forme di economia, meccanismi di distribuzione delle risorse e della finanza.
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Il museo britannico Tate è diventato la sala della vergogna dell’uomo bianco malvagio
Sherelle Jacobs, scrivendo sul Telegraph britannico, riferisce che il Tate Museum si è trasformato in un museo anti-bianco, al pari di musei americani come l’Art Institute di Chicago, di cui ha scritto recentemente Heather Mac Donald. I ritratti degli uomini che hanno costruito l’Impero britannico sono stati rietichettati con i dettagli dei loro peccati razzisti.
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La sfida della “decolonizzazione” e la necessità di una ridefinizione globale del neocolonialismo [2]
Nel 1960, quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò la “Dichiarazione sulla concessione dell’indipendenza ai Paesi e ai popoli coloniali” su impulso dell’Unione Sovietica, era chiaro a tutti i partecipanti ai processi internazionali quali fossero i territori in questione, ovvero le terre dell’Asia, dell’Africa, dell’America Latina e delle isole del Pacifico, sottomesse e sfruttate da europei e americani.
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Darya Dugina, la Filosofia come destino
Discorso in occasione della consegna di un diploma al vincitore del premio Il volto della nazione. Combattenti del fronte invisibile 2022 a Daria Alexandrovna Dugina, il 2 febbraio 2023.
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La coincidenza degli opposti
“I partiti contano sempre meno e alla gente è stata tolta la cultura per opporsi a un potere che ci fa vivere nel controllo.” E’ il sottotitolo dell’intervista concessa a un sito di informazioni da Carlo Freccero, massmediologo ed ex dirigente della Rai. Concetti del tutto condivisibili: il declino dello spazio politico (i partiti spariti, ridotti a comitati d’affari e macchine elettorali); il degrado della conoscenza che produce una generazione di ignoranti, quindi conformisti e facilmente manipolabili; il potere che si fa biopotere, ovvero sorveglianza, dominio sulla vita concreta.