Idee&Azione

Tag: totalitarismo

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    Lettera 21

    Una o più voci per lettera di un alfabeto che non compone poesie, che non descrive bellezza. Quello che maggiormente domina l’immaginario degli uomini. 21 lettere della morte.

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    Economia politica e nuovo ordine multipolare

    Chiunque abbia mai aperto un buon manuale di economia politica non può non aver notato come questa sia intrinsecamente legata alla scarsità delle risorse. L’economia politica è quella scienza umana che si occupa della produzione e della distribuzione della ricchezza, della formazione dei prezzi e, soprattutto in ambito neoclassico, della massimizzazione delle funzioni dell’utilità e del profitto. L’economia nasce come scienza atta a ottimizzare le risorse scarse. La scarsità è, dunque, il concetto chiave su cui poggia l’intera filosofia economica e che trova la sua giustificazione nella “legge dei rendimenti decrescenti” di Ricardo.

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    Gli alleati occidentali non riuscirono a distruggere il nazismo

    Il fallimento del Kapp Putsch di estrema destra a Berlino, durato dal 13 al 17 marzo 1920, purtroppo non screditò la nuova ideologia nazista che si stava radicando in Germania. Il seme nazista era stato gettato principalmente a causa degli effetti destabilizzanti della Prima guerra mondiale (1914-18) sulla società tedesca e della legislazione che ne era derivata, come il Trattato di Versailles, mentre la rivoluzione stava scoppiando in Germania dalla fine del 1918.

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    Discesa nella follia

    Le argomentazioni non ruotano più intorno alla verità. Si è “con la narrazione” o “contro di essa”, scrive Alastair Crooke.
    “La follia è l’eccezione negli individui, ma la regola nei gruppi” – Fredrich Nietzsche

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    La nascita della Tragedia

    Alastair Crooke continua a esplorare le origini del totalitarismo nascosto nella cultura europea: la prima parte di questi due articoli ha tracciato le origini di questo totalitarismo nascosto nella cultura europea. Questo secondo pezzo approfondisce la storia e le sue implicazioni.
    Poiché mi sono tuffato nel futuro, fin dove occhio umano poteva vedere,
    Ho visto la visione del mondo, e tutto ciò che sarebbe stato.
    (Alfred Lord Tennyson)

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    La maschera di ferro

    È pessima regola parlare di se stessi, ma talvolta è necessario per svolgere certe riflessioni. Confessiamo: siamo tra i milioni di persone a cui l’epidemia ha assestato un duro colpo psicologico. Vivere da reclusi, sentirsi topi in trappola o criceti in gabbia ha scavato un fossato di tensione nella nostra vita. L’animo ribelle fa il resto, portandoci allo stremo.

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    Attacco all’uomo

    Una giovane donna impegnata nel mondo della comunicazione ha ricevuto, assai perplessa, il seguente messaggio da Linkedin, la piattaforma globale che facilita contatti professionali: “mostra i tuoi pronomi sul tuo profilo, per far sapere agli altri come devono riferirsi a te”. Superata la meraviglia iniziale, apprendiamo dal sito di Linkedin “l’importanza dei pronomi e come usarli”, attraverso il giudizioso pistolotto di una signora (almeno a giudicare dalla fotografia e dal nome) esperta in “diversity, equity an inclusion”, autrice di una sorta di Bignami dell’evangelo LGBT+.

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    Riformattazione mentale totalitaria

    Le condizioni per la spontaneità, la pluralità, la libertà culturale di ricerca, critica, confronto, comunicazione, iniziativa economica, sono state storicamente anche le condizioni per i grandi avanzamenti della civiltà, per la creatività. Tali condizioni d’altro canto rendono più difficile il controllo sociale dall’alto, che invece è facilitato dalla educazione a un pensiero unico, allineato con gli obiettivi delle classi dominanti, da una vulgata ufficiale della realtà, e dall’organizzazione poliziesca, sorvegliante, dello Stato, a cui niente sfugge – vedi 1984 di Orwell.