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Tag: Cina
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L’India è multiallineata ma non alleata
Il vice consigliere per la sicurezza nazionale indiano Vikram Misri ha ribadito nel fine settimana, durante l’incontro del Dialogo di Shangri-La a Singapore, che la politica di multiallineamento del suo Paese non significa essere alleato di nessuno. Nelle sue parole, “l’India non crede nelle alleanze militari. Tuttavia, siamo un partner per molti Paesi, anche nel campo militare e della difesa. Le alleanze sono allusioni molto diverse e (hanno) un’interpretazione molto diversa. Non facciamo parte di alcuna alleanza militare”.
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La nuova Turchia di Erdoğan
Eleggendo il presidente Recep Tayyip Erdoğan per un terzo mandato quinquennale, la maggioranza degli elettori turchi ha optato sia per la “stabilità” che per il “cambiamento”: stabilità nel governo e cambiamento nella politica regionale che Erdoğan ha perseguito dopo il fallito colpo di Stato militare del 2016 e dopo aver scoperto che la base aerea di Incirlik, controllata dagli Stati Uniti, ha avuto un ruolo importante nella pianificazione, nell’istigazione e nell’esecuzione del putsch.
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Analisi della rotta commerciale del corridoio mediano
Mentre la Russia è sottoposta a sanzioni e la cooperazione commerciale ed economica con essa è limitata da diversi Paesi, gli Stati dell’Asia centrale e la Cina sono alla ricerca di nuove opportunità per aumentare le loro esportazioni verso l’Europa aggirando la Russia. L’alternativa più promettente al Corridoio commerciale settentrionale, dominato dalla Russia che controlla la maggior parte della rotta di trasporto, e alla tradizionale rotta marittima attraverso l’Oceano Indiano, è il Corridoio mediano, creato per portare le merci dall’Asia centrale all’Europa.
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Per il Venezuela non è il momento migliore per entrare nei BRICS
Il Presidente venezuelano Maduro ha appena espresso la volontà del suo Paese di entrare a far parte dei BRICS, con l’avallo del suo omologo brasiliano Lula, che ha dichiarato di voler sostenere la candidatura. Tuttavia, non è il momento migliore per il Venezuela per entrare in questo blocco. L’economia di questo Stato socialista è stata paralizzata dalle sanzioni statunitensi, rendendolo incapace di contribuire agli obiettivi condivisi del gruppo a un livello vicino a quello dei membri esistenti.
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Integrazione sud-sud
Un fattore chiave per la fattibilità di un’area di libero scambio Sud-Sud è l’elevato grado di inadeguatezza del commercio Sud-Sud rispetto al potenziale reale, in base alle distanze e ai rispettivi livelli di PIL dei Paesi. Un altro fattore è il “divario di integrazione”, ovvero la scala e la qualità dell’integrazione molto più bassa nelle economie in via di sviluppo rispetto alle economie sviluppate. Un accordo di libero scambio Sud-Sud potrebbe contribuire a colmare questo divario e promuovere una “integrazione di recupero” o una “convergenza di integrazione” con il mondo sviluppato”, scrive Yaroslav Lisovolik, direttore del programma del Valdai Discussion Club.
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Recensione – “Cina: dall’umanesimo di Nenni alle sfide di un mondo multipolare” di Alberto Bradanini
In Cina: dall’umanesimo di Nenni alle sfide di un mondo multipolare l’ex diplomatico Alberto Bradanini analizza il ruolo della Cina nel mondo contemporaneo, spaziando su tutti i principali temi dell’attualità geopolitica.
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L’Heartland eurasiatico si alza per sfidare l’Occidente
Il Presidente Xi Jinping ha detto al Presidente Putin, al termine del loro vertice dello scorso marzo a Mosca, che ci troviamo di fronte a “grandi cambiamenti mai visti in un secolo”, e ciò si applica direttamente al nuovo spirito che regna nell’Heartland.
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Pressione degli Stati Uniti sull’Italia: verso l’abbandono della Nuova Via della Seta?
Sia i media stranieri che quelli nazionali hanno parlato del dilemma dell’Italia riguardo al rinnovo dell’accordo sulla Belt and Road Initiative (BRI, nota in italiano come Nuova Via della Seta, ndt) proposta dalla Cina che il Paese ha firmato nel marzo 2019. Come riportato dal Financial Times, l’accordo quadriennale per partecipare alla BRI “contiene una disposizione insolita per il rinnovo automatico alla scadenza nel marzo 2024, a meno che Roma non notifichi formalmente a Pechino la sua intenzione di ritirarsi tre mesi prima”.
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La Cina risponde al G7
Venerdì la Cina ha respinto ferocemente i piani del Gruppo dei Sette (G7) per “contrastare la coercizione economica della Cina” e spingere per “ridurre i rischi” delle loro relazioni economiche con la Cina al vertice in Giappone, affermando che gli Stati Uniti sono il più grande paese prepotente e ha sollecitato il G7 contro la diplomazia coercitiva e le piccole cricche esclusive.
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Intervista del ministro degli Esteri Sergey Lavrov a Tsargrad TV (Mosca, 17 maggio 2023)
Vorrei iniziare con la questione più controversa. Mi sembra che la diplomazia non abbia più un ruolo nel mondo moderno. La maleducazione è diventata una caratteristica non solo degli analisti politici e dei giornalisti, ma anche dei vostri colleghi e degli alti funzionari. Solo di recente, il Presidente francese ha detto in una conferenza stampa che la Russia sta diventando un vassallo della Cina.