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Tag: Parlamento
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Crisi di Governo o crisi di Draghi?
Il 14 luglio il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha d’improvviso dato le dimissioni: “La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo”, ha annunciato al Consiglio dei Ministri riferendosi alla scelta dei senatori del M5S di non votare la fiducia sul Decreto Legge Aiuti ieri a Palazzo Madama.
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La finta crisi di Governo
Il “non voto” da parte dei senatori del Movimento 5 Stelle sulla questione di fiducia posta dal Governo della Repubblica, per il tramite del Ministro (senza portafoglio) per i Rapporti con il Parlamento, sulla legge formale di conversione del decreto-legge “aiuti” ha aperto una (finta) crisi di natura extraparlamentare, ossia al di fuori dell’approvazione di una mozione di sfiducia ai sensi dell’art. 94 della Costituzione vigente.
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L’allarmante ascesa dei deputati neonazisti ucraini
Nel maggio 2017, il Parlamento ucraino (Verkhovna Rada) ha votato per mettere fuori legge il Nastro di San Giorgio, un emblema spesso indossato per ricordare coloro che hanno liberato l’Unione Sovietica dal dominio di Adolf Hitler.
La decisione di un parlamento ucraino sempre più di estrema destra di vietare tali simboli commemorativi è, quindi, una profanazione della memoria di coloro che hanno sconfitto il Terzo Reich. -
Processo demo-Draghi-co
Ieri Massimo Franco (Corriere della Sera) spiegava con la consueta pacatezza come il governo in Italia non può più tornare nelle mani del parlamento.
Dopo Draghi c’è solo Draghi o un “commissariamento estero”. -
Il primo ministro bulgaro fa il bambinone dopo aver perso il voto di sfiducia
Fare il bambinone espellendo così tanti diplomatici russi dopo che i populisti lo hanno punito per le sue politiche anti-russe che hanno schiacciato l’economia del Paese, non è altro che una provocazione politica del Primo Ministro bulgaro volta ad alimentare la narrazione dei media mainstream dell’Occidente guidati dagli Stati Uniti che cercano di incolpare il Cremlino per tutto ciò che di negativo accade al giorno d’oggi.
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Il signor Mario
Stupido o comandato? In ogni caso, anello della catena del nuovo ordine della vita a punti, imperativo categorico per un’egemonia occidentale tanto in sgretolamento quanto disposta a tutto per mantenere la posizione.
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L’eredità multipolare di Imran Khan non potrà mai essere completamente smantellata
È difficile prevedere cosa accadrà in Pakistan, un paese che è sempre stato caratterizzato da intrighi politici e improvvisi cambiamenti radicali che spesso prendono molti alla sprovvista, ma è chiaro che l’eredità multipolare di Imran Khan non potrà mai essere completamente smantellata. Per quanto imperfetta sia stata la sua premiership, non si può negare che abbia avuto un impatto immenso in termini di rimodellamento delle percezioni in patria e all’estero, anche attraverso la sua politica di sicurezza nazionale multipolare.
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L’ interruttore della storia
È come se all’improvviso fosse impazzito l’interruttore della luce. Il dito pigia compulsivamente, ma la lampada non si accende. Di tanto in tanto manda bagliori, squarci di chiarore accecante che mostrano scenari paurosi, ma non è la nostra volontà a premere. E’ tornata- non invitata – la storia e noi non sappiamo cosa metterci. Prima l’epidemia, con il terrore, la sofferenza, il ritorno della Grande Rimossa, la morte. Poi le menzogne associate, i pipistrelli, la scoperta dell’esistenza di laboratori che sperimentano quello che pudicamente chiamano “guadagno di funzione”, il rafforzamento di ceppi virali e la creazione di nuovi virus.
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Poker d’assi
Sempre più persone trovano indigesto il menu governativo.
Screditare. Deridere. Colpevolizzare. Censurare. Se ci fossero le carte da gioco governative, questi sarebbero i quattro semi del mazzo. -
Lo Stato arbitro dispone la vita dei sudditi
Nella lotta di resistenza ad uno Stato nemico che si arroga il diritto di entrare nella sfera individuale di tutti i cittadini e dettare arbitrariamente le sue direttive vessatorie senza alcuna base legale e costituzionale, bisogna essere consapevoli che l’assuefazione alla arbitrarietà ed alla usurpazione dei diritti apre la porta a vessazioni sempre maggiori e più pervasive come anche alla riduzione ad uno status di sottomissione inerte delle persone divenute disponibili, per paura o soggezione, ad accettare tutto per una sorta di quieto vivere.