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- I membri del Consiglio Atlantico ridefiniscono la pazzia nei confronti dell’Ucraina
- I diversi stati di civiltà si stanno affermando
- Teheran e Mosca fanno intendere agli USA che i giochi stanno per finire
Tag: Arabia
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Il mondo arabo torna in Siria
Tutti gli Stati del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG), insieme a Egitto, Iraq e Giordania, hanno accettato di partecipare alla riunione consultiva che l’Arabia Saudita convocherà venerdì a Gedda con un unico punto all’ordine del giorno: Il ritorno della Siria alla Lega Araba. In termini pratici, ciò significa che il presidente Bashar al-Asad o chi lo rappresenta occuperà il seggio siriano “vacante” al vertice arabo del mese prossimo a Riyad e che la maggior parte delle ambasciate arabe e del Golfo a Damasco riapriranno nelle prossime settimane.
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Accordo Iran-Arabia Saudita, grande successo della diplomazia cinese
Lo storico accordo tra Iran e Arabia Saudita dimostra la coerenza e l’efficacia della diplomazia cinese nella ricerca della pace collettiva, mentre assesta un duro colpo alla politica mediorientale statunitense, volta all’egemonia sulla regione.
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Emirati Arabi Uniti come potenziale polo di potere
L’ordine mondiale moderno si sta muovendo verso il multipolarismo, quindi molti paesi hanno la pretesa di essere un polo di potere e di influenza nell’arena internazionale. In questi giorni, i paesi in rapido sviluppo dell’Asia orientale e del Medio Oriente stanno mostrando abbastanza attivamente le loro ambizioni. Uno di questi paesi sono gli Emirati Arabi Uniti. Gli Emirati Arabi Uniti, grazie alle sue risorse e allo sviluppo attivo di alcune industrie, hanno già un impatto sulla comunità mondiale. La politica estera del Paese sta subendo cambiamenti legati sia alla situazione internazionale che all’aumento delle sue capacità.
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Il Pakistan sull’orlo del baratro: cosa potrebbe significare per il mondo il collasso di una potenza regionale armata di armi
L’anno scorso ha portato il Pakistan sull’orlo del baratro. Una serie di disastri ricorrenti, tra cui inondazioni catastrofiche, paralisi politica, inflazione esplosiva e una nuova minaccia terroristica, rischiano di mandare in crisi un attore globale fondamentale, anche se in difficoltà. Se il peggio dovesse accadere, come avvertono alcuni esperti, il disastro che si sta verificando in Pakistan avrà ripercussioni ben oltre i suoi confini.
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Il Consiglio di Cooperazione degli Stati Uniti e degli Stati del Golfo Persico
I gruppi di lavoro del Consiglio di cooperazione del Golfo (CCG) degli Stati Uniti si sono riuniti a Riyadh dal 13 al 16 febbraio 2023. All’ordine del giorno interessi comuni, tra cui la difesa aerea e missilistica, la sicurezza marittima, l’Iran e la lotta al terrorismo. Secondo il Dipartimento di Stato americano, “questi incontri dimostrano l’impegno condiviso degli Stati Uniti e dei membri del CCG a rafforzare la sicurezza e la stabilità regionale attraverso la cooperazione su una serie di questioni”.
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Combattere con l’Iran
Non conosciamo le ragioni che hanno spinto lo sceicco Hamad bin-Jassim Al Thani, ex primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar, a pubblicare una serie di tweet in cui avverte di “una possibile azione militare statunitense/israeliana che potrebbe scuotere la sicurezza e la stabilità nella regione del Golfo” con “gravi conseguenze economiche, politiche e sociali”.
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Narrative orientate alla distruzione provenienti dall’Islam non tradizionale come strumento della politica estera degli Stati Uniti
L’intervento negli affari interni degli stati stranieri divenne una delle principali direzioni della politica estera degli Stati Uniti subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Lo strumento chiave per raggiungere questi obiettivi è un’agenzia con poteri virtualmente illimitati, approvata ai sensi del National Security Act del 1947, denominata Central Intelligence Agency (CIA).
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La Turchia tende la mano alla Siria
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha confermato giovedì che i ministri degli Esteri del suo Paese, della Siria e della Russia si incontreranno presto per discutere del “rafforzamento della comunicazione”. Ciò ha fatto seguito agli incontri tenutisi a Mosca la scorsa settimana tra i ministri della Difesa e i capi dell’intelligence dei tre Paesi.
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Russia e Cina contrastano il piano egemonico degli USA in Eurasia
La inarrestabile discesa della influenza degli Stati Uniti sull’attuale ordine mondiale è segnata fra gli altri da due fattori essenziali: da un lato l’offensiva russa in Ucraina che segna il ruolo di protagonista assertivo della Russia come superpotenza che ostacola i piani egemonici degli Stati Uniti, dall’altro lato le nuove intese economiche e finanziarie che la Repubblica Popolare Cinese sta stringendo con i partner petroliferi del Golfo Persico, in primis con l’Arabia Saudita.
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Il dialogo a Manama
Dal 18 al 20 novembre, il Bahrein ha ospitato il forum internazionale Manama Dialogue, organizzato dall’International Institute for Strategic Studies (IISS), un’organizzazione globalista con uffici a Londra e Washington. Il dialogo si è svolto principalmente tra l’Occidente e alcune monarchie del Golfo Persico, che frequentano regolarmente il forum. Sono intervenuti anche funzionari di Egitto, Israele, Singapore e Iraq.