di Andrew Korybko
Il motivo per cui l’imminente complotto false-flag di Kiev è così pericoloso è che potrebbe facilmente coinvolgere la Romania, membro della NATO, che alcuni sospettano di avere l’intenzione di incorporare la Moldavia sulla base di rivendicazioni storiche su quel territorio. Il Presidente moldavo Maia Sandu è stato accusato da alcuni di collaborare segretamente con Bucarest per perseguire questo scenario, che potrebbe rischiare uno scontro diretto tra la NATO e la Russia nell’ex Repubblica sovietica, qualora si realizzasse.
I vertici russi hanno accusato Kiev di aver pianificato una falsa invasione della regione separatista moldava della Transnistria, che secondo loro sarà effettuata dai neonazisti di Azov che indossano le uniformi dei soldati russi; tale presunta provocazione servirà poi da pretesto all’Ucraina per invadere quell’entità separatista in cui Mosca ha un piccolo numero di forze militari in base ad accordi precedenti stipulati con le parti precedentemente coinvolte nella breve guerra civile di quel Paese senza sbocco sul mare.
Il modus operandi che Mosca ha avvertito che Kiev sta complottando è esattamente lo stesso che Hitler utilizzò nel periodo immediatamente precedente all’invasione della Polonia da parte dei nazisti. In quell’occasione, le sue forze si travestirono da soldati polacchi per compiere un falso attacco contro una stazione radiofonica tedesca, che fu poi utilizzato come pretesto per attaccare il Paese vicino. Dal momento che Kiev non può essere descritta come un attore indipendente, il Cremlino ha anche lanciato un avvertimento agli Stati Uniti e alla NATO.
Ha informato che le Forze armate russe “reagiranno in modo appropriato” a qualsiasi provocazione di questo tipo, aggiungendo che “qualsiasi azione che rappresenti una minaccia per la loro sicurezza sarà considerata, secondo il diritto internazionale, come un attacco contro la Federazione Russa”. Il motivo per cui l’imminente complotto false-flag di Kiev è così pericoloso è che potrebbe facilmente coinvolgere la Romania, membro della NATO, che alcuni sospettano di avere l’intenzione di incorporare la Moldavia sulla base di rivendicazioni storiche su quel territorio.
Il Presidente moldavo Maia Sandu è stato accusato da alcuni di collaborare segretamente con Bucarest per perseguire questo scenario, che potrebbe rischiare uno scontro diretto tra la NATO e la Russia nell’ex Repubblica sovietica, qualora si realizzasse. Per quanto riguarda le possibilità che Kiev proceda con la falsa invasione di cui Mosca ha appena lanciato l’allarme, purtroppo non si può escludere, poiché c’è una certa logica insita nel fatto che la leadership di quel Paese in disfacimento prenda seriamente in considerazione questa linea d’azione.
Le dinamiche strategico-militari del conflitto ucraino, che oggi è indiscutibilmente una guerra per procura tra NATO e Russia, negli ultimi mesi si sono orientate a favore di Mosca. Il capo dell’alleanza anti-russa ha anche riconosciuto tardivamente che il suo blocco de facto della Nuova Guerra Fredda è in una cosiddetta “gara logistica”/”guerra di logoramento” con la Grande Potenza in questione, il che è di cattivo auspicio per Kiev, che rischia di essere lasciata in balia di Mosca se l’Occidente non riesce a sostenere la portata del suo sostegno armato.
A meno che Zelensky non accetti un cessate il fuoco russo-ucraino potenzialmente mediato dalla Cina per scongiurare questa eventualità, che potrebbe verificarsi dopo che le offensive pianificate da entrambe le parti avranno preso il via e si sarà fatta ulteriore chiarezza sul loro successo o meno, potrebbe esplorare seriamente questo scenario false-flag. Lo scopo potrebbe essere duplice: 1) distrarre il mondo dal fallimento di Kiev nel trattenere la Russia dietro la linea di controllo; 2) aprire un altro fronte per dividere l’attenzione militare di Mosca.
È difficile analizzare i suoi calcoli strategico-militari, ma c’è una credibile possibilità che Zelensky sia influenzato a perseguire questo scenario proprio per la sua pericolosità. Per spiegarlo, ha già cercato di ingannare la NATO per far scoppiare la Terza Guerra Mondiale dopo che il suo schieramento ha accidentalmente bombardato la Polonia lo scorso novembre, ma ha mentito sostenendo che in realtà era stata la Russia a farlo, con l’intento di provocare un conflitto nucleare per assicurarsi un maggiore sostegno occidentale.
Questo dimostra che c’è un precedente per aspettarsi che egli prenda seriamente in considerazione lo scenario di una falsa distrazione in Transnistria per gli scopi militari e di soft power che sono stati spiegati finora in questa analisi. Potrebbe quindi rappresentare un cambio di gioco nella guerra per procura tra NATO e Russia, anche se il più pericoloso, destabilizzante e quindi imprevedibile, se dovesse realizzarsi. Per il momento, gli osservatori dovrebbero rimanere all’erta e monitorare attentamente la situazione per capire se è pronto o meno a farlo.
Pubblicato in partnership su Korybko Substack
Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini
Foto: Idee&Azione
27 febbraio 2023